Non so per quale recondito motivo, ma  è tutta la mattina che ho in mente il tempo. O meglio, il motivo lo so, ed è  riconducibile ai ritmi millenari che scandiscono la fase della giornata della  creatura che va dal risveglio all'uscita di casa, per andare a scuola. Roba che  farebbe impazzire Giobbe, tanto per rendere l'idea. Stamattina, per esempio, ha  impiegato 20 minuti per allacciarsi le scarpe. Nessun errore di battitura,  ahimè: 20 c'è scritto e 20 sono stati, in un crescendo di carogna - la mia- resa  ancora più acuta dalla calma serafica del marito che chiosava, tutto felice, che  almeno stavolta non andrà in giro con le stringhe slacciate, tipo "piccola  fiammiferaia- bene", come l'ha recentemente soprannominata una mia  amica.
E mentre io cercavo di calmarmi e  farmene una ragione, ora imponendomi di pensare che, in fondo, 20 minuti son  niente, in confronto all'Eternità, ora convincendomi che è solo un problema di  percezione, che quella che a me pare un'Eternità, in fondo, son solo 20 minuti,  mi sono venute in mente queste cosine qui:
 
 
 
 
 
che non solo hanno allietato le nostre  colazioni del fine settimana ma che, udite udite, hanno avuto dei tempi di  lievitazione sorprendentemente veloci. motivo per cui, con altrettanta rapidità,  vi giro la ricetta, sicura come sono che li preparete  subitissimo....
 
MINI BRIOCHES SUPER-FAST
 
150 g farina 00
150 g manitoba
1 baccello di vaniglia
70 ml di latte
circa 50 ml di acqua  tiepida
1 cucchiaio di zucchero
30 g burro fuso
2 tuorli
1 pizzico di sale
25 g lievito di birra
 
tuorlo e latte per  spennellare
marmellata a piacere
 
 
 
Fate bollire il latte con i semini del  baccello di vaniglia, filtrate e lasciate intiepidire. Poi scioglieteci dentro  il lievito, con un cucchiaio di zucchero e fate riposare coperto fino a quando  comincerà a crescere. 
Mettete tutti gli ingredienti tranne  l'acqua nell'impastatrice, lievito compreso, e cominciate ad impastare,  aggiungendo acqua tiepida via via, per avere un impasto bello morbido. Lasciate  lievitare fino al raddoppio ( a me, ci è voluta meno di un'ora: coperto, nel  forno spento)
Dopodiché, smontate la pasta ,  stendetela in un rettangolo alto circa 1 cm e ritagliate tanti dischetti, che  riporrete man mano  su una teglia rivestita di carta da forno. Spennellateli  bene con un'emulsione di tuorlo sbattuto e latte e poi, aiutandovi con il manico  di un cucchiaio di legno, fate tanti bei buchini. E' importante che tutto questo  lavoro qui venga fatto prima dell'inizio della seconda lievitazione, perché  sennò, dopo tutti 'sti smanussamenti, si riammosciano di nuovo. Lasciateli  lievitare scoperti finché crescono ( tre quarti d'ora), con l'avvertenza di  tenerli idratati: per esempio, spennellateli ogni tanto con il latte e l'uovo,  oppure spruzzateli con un po' d'acqua. 
Poi, con un cucchiaino da caffè,  aiutandovi un po' con le dita per allargare il buco, riempiteli con la  marmellata.
In forno a 170- 180 gradi per 15 minuti  al max. 
Aspettare che si raffreddino, senza  toccarli, e spolverizzarli con zucchero a velo 
 
 
 
Se volete aromatizzare la pasta, potete  metterci un cucchiaino di cannella e poi riempirlo con composta di mele; oppure  un po' di zenzero e marmellata di arance; oppure del cardamomo e della ganache  al cioccolato. Quella barbara di cui sopra se ne è fatta preparare uno stock col  buco vuoto, che ha poi provveduto a riempire di Nutella , mangiandoseli stile  polpette di Poldo dieci minuti prima di pranzo.  
insomma, le varianti sono davvero  moltissime, ma il risultato è uno solo: profumo di pane in cucina e colazioni  con sorrisi al mattino. L'unico inconveniente, però, è che spariscono con la  stessa velocità con cui si preparano: più veloci della luce,  appunto...
ciao
alessandra
Questa ricetta parteci pa al contest Colazione da.. di Caffeine for 2