E' tempo di prugne,.
qui, non si è capito, ma intanto poco cambia per la sottoscritta, visto che tanto per cambiare, sono allergica anche a quelle. Devo essermene scofanate troppe da bambina, visto che mi piacevano da matti e ne facevo scorpacciate direttamente da sotto gli alberi. Il loro sapore è nell'elenco delle troppe cose che mi mancano, della mia infanzia a km zero e mai avrei pensato che queste nuov latitudini portassero un po' di consolazione, su questo fronte: perchè se anche spuntasse qualcosa, qui, nulla avrebbe a che vedere con i prodotti di casa vostra.
Quindi, mi consolo-e vi penso, con tre dicasi tre ricette di torte assolutamente da prova, di cui questa è la prima
Plum Drizzle Cake
500 g di prugne rosse
175 g di burro a temperatura ambiente
225 g di zucchero di canna
225 g di farina
1 cucchiaino di lievito per dolci
4 uova medie
un bicchiere di Porto
vaniglia, cannella, chiodi di garofano a piacere
Per uno stampo rotondo da 22- 24 cm di diametro
Lavate
bene le prugne, asciugatele, tagliatele a metà e snocciolatele.
Mettetele in una casseruola con il vino, le spezie e due cucchiai di
zucchero e fate cuocere a fiamma vivace, fino a quando la frutta diventa
morbida.Scolate le prugne, tenendo da parte il liquido di cottura e
lasciate intiepidire. Accendete il forno a 180 gradi (modalità statica)
Con le fruste elettriche, montate bene il burro con lo zucchero, fino
ad ottenere un composto bianco e spumoso, al quale aggiungerete le
uova, uno alla volta.Setacciate la farina assieme al lievito ed
incorporatela al composto, con un cucchiaio. In ultimo, aggiungete le
prugne, amalgamandole bene al resto dell'impasto. Versate quest'ultimo
nello stampo, precedentemente imburrato e infarinato e infornate per
circa mezz'ora (prova stecchino). Nel frattempo, rimettete sul fuoco il
liquido di cottura delle prugne e fate ridurre, fino ad ottenereuno
sciroppo denso.Una volta sfornata la torta, lasciatela raffreddare per
una decina di minuti, nello stampo. Poi bucherellate tutta la sua
superficie con i rebbi di una forchetta e versatevi sopra lo sciroppo
al Porto, in modo da impregnarla bene.Lasciate riposare qualche ora,
prima di consumarla.
L'ispirazione proviene da una "torta di prugne al vino", apparsa qualche anno fa su Sale e Pepe. Da subito, ho pensato al Porto, poi ho aggiunto le spezie, ho modificato lo zucchero semolato in zucchero di canna, ho ridotto le dosi di lievito e poi, mentre procedevo, ho pensato che gettar via quel nettare in cui si era trasformato il liquido di cottura sarebbe stato un delitto e che tanto valeva inventarsi una drizzle cake.
E quindi, ho anche modificato le dosi degli altri ingredienti, "tenendomi bassa" sul burro: normalmente la drizzle è un 4/4 e nulla vi vieta di pareggiare anche la grammatura del burro: ma vi assicuro che è già buona così.
Per quanto concerne le prugne, ne ho usato un tipo ancora piuttosto sodo. Escludete di ottenere una fetta con la sezione della prugna intera come da foto sulla rivista, perchè la frutta in cottura si spappola, specie se (cito sempre la fonte) bisogna far evaporare tutto il liquido. A me il liquido è raddoppiato, come era logico che fosse- e se avessi proseguito nella cottura avrei fatto una marmellata. Fantastica, per carità: ma l'intenzione era quella di preparare una torta. Quindi, fate cuocere fino a quando le prugne diventano tenere, poi scolate via il liquido di cottura e mettete la frutta nell'impasto.
Ho ridotto il lievito, perchè ho aumentato i tempi di lavorazione. Nella sua versione originale, il 4/4 non ha lievito, ma è un composto montato: di solito, preferisco metterne comunque un cucchiaino, perchè spesso uso gli stampi da cake e ho il terrore che resti troppo basso e così ho fatto anche questa volta, senza dovermene pentire. Ciò non toglie che il burro si debba montare, le uova pure- e pure tanto.
Per quanto riguarda la cottura, tiratela via quando l'interno è ancora umido: non crudo, ma neppure troppo asciutto. Fate la prova stuzzicadenti: se questo esce senza portarsi via qualche resto dell'impasto, è pronta.
Lo sciroppo deve essere denso, perchè altrimenti vi cola dappertutto e bagna la torta all'esterno, senza impregnarne bene l'interno. Controllate la densità appena scolate le prugne: non è detto che debba per forza ridursi della metà.