... Ma quando finisce, l'adolescenza???
No, perchè qui siamo ad un mese dai quindici anni e io non ne posso già più. E sono brutta, e sono mal vestita, e non sono popolare, e non ho il ragazzo, e qualsiasi altra voce vi possa venire in mente, perchè noi non ci facciamo mancare nulla, ma proprio nulla.
Questo fine settimana è stato funestato dal taglio di capelli. Va da sè che questo fine settimana era quello in cui il marito tornava per ripartire il lunedì, quindi ci sarebbe dovuta essere una relativa tranquillità, in casa, che poi si sarebbe dovuta trasformare in una calma olimpica dopo l'infausto pareggio del Genoa.
E invece no: abbiamo cominciato sabato sera, con due brufoli due, che a suo dire, venivano esaltati dai capelli che non le stavano più a posto. Preciso che mia figlia li porta sempre tutti raccolti e con la fronte scoperta, ma tant'è, stavolta era colpa loro.
" domani ti porto dal parrucchiere" è stata la formula magica che ha tamponato le lacrime e così, la domenica ci siamo fiondate nel salone più trendy di Genova per fare 'sto benedetto tagli scalato. Che, ovviamente, non le piaceva.
"Ok, va bene, torniamo indietro e lo facciamo aggiustare"
Detto, fatto- e lì è iniziata la domenica di traggggedia, con me che facevo sparire tutti gli specchi e lei che si disperava, pensando ad una vita da reclusa fino al momento della ricrescita.
E quindi, ieri, altro taglio di capelli: e meno male che stavolta si piace, perchè col prossimo saremmo stati in puro stile marines.
Superfluo dire che, in tutto questo frangente, il marito non solo non mi aiuta per niente, ma fa di tutto per peggiorare la situazione. Dopo essersi macchiato della grave colpa di non aver notato il nuovo taglio e di averle detto che per lui era tutto uguale a prima, è riuscito a mandare in frantumi ogni tentativo di ricostruzione del morale della creatura, messo in atto da me. E così, quando la consolavo, dicendole che i brufoli (sempre i soliti due) sarebbero passati, mentre a lei sarebbero sempre rimasti quei bellissimi occhi e quel bellissimo naso e quella bellissima bocca, dal fondo dello studio è arrivato, implacabile un "... e quel bellissimo carattere", che ha sancito il de profundis di ogni mia speranza.
vi prego, se qualcuno lo sa, me lo dice quanto dura????
TORTA BUDINO AL CACAO
Dopo il fango del mississipi, qualcosa di più morbido: una torta al cioccolato che la la caratteristica di separarsi in strati, mentre cuoce, formando una sorta di budino denso, al di sotto. Ho trascritto integralmente la ricetta, presa da un vecchio libro della Newton Comtpon (365 modi di preparare le torte- Luigi e Olga Tarentini Troiani), ma la prossima volta provo a mettere metà acqua e metà latte nel liquido che va versato sopra. Inutile dire che è una sorpresae che, se avete bambini o ragazzini per casa, li fare tutti felici.
per 6 persone
70 g di cacao amaro
120 g di farina
1 cucchiaio di lievito in polvere
2 uova grandi
220 g di zucchero
6 cucchiai di burro fiso
1/8 di litro di latte
1 bustina di vanillina*
1 bustina di vanillina*
60 g di noci tritate
170 g di zucchero di canna
un pizzico di sale
panna montata per accompagnare
* io non la uso mai: o sciroppo di vaniglia (quello buono) o la vaniglia naturale. Qui ce ne va poca, quindi ho optato per il primo
Setacciate in una grossa ciotola la farina, il lievito, metà del cacao, la vanillina e il sale. In un altro contenitore combinate le uova, lo zucchero, il burro e il latte. Unite i due composti e mescolate poco, quel tanto che basta per amalgamare il tutto. Aggiungete le noci tritate e versate in uno stampo quadrato da 21 cm (più o meno: comunque, piuttosto piccolo), NON IMBURRATO, levellando bene
Mischiate il cacao rimanente con lo zucchero di canna e 1/4 di litro abbondante di acqua bollente. Versate sopra l'impasto nello stampo e fate cuocere a 190 gradi per 35-40 minuti (prova stecchino).
Servite la torta preferibilmente calda, accompagnata con panna montata
Buon Appetito
Ale