domenica 8 febbraio 2015

VELLUTATA DI TOPINAMBUR E PERE CON CANEDERLI AI FUNGHI ED ERBA CIPOLLINA


E oggi, torno a casa. 
Stanotte, per la precisione- che poi da voi è il primo pomeriggio e da me chissà che ore saranno, visto che i voli attraversano i fusi orari di mezzo mondo e tanto vale regolare l'orologio alla fine, subito dopo aver baciato terra. 
Anche il "torno a casa" non è che sia poi così chiaro. 
La mia casa, ora, dovrebbe essere anche questa qui e, se proprio devo dirla tutta, sento molto di più questa, di Singapore,  come il posto dove tornare, che quella stiva di cose che diventerà l'appartamento di Genova. 
Traslocare è come andare dal dentista, ma peggio: sai di doverlo fare- e non è mai il momento buono per farlo. Meno che mai questa volta, che non si era pronti, né materialmente, né soprattutto, psicologicamente: lascio troppi ricordi, nella mia casa, da cui non ero ancora pronta a staccarmi, lascio il quartiere dove ho praticamente abitato per più di trent'anni, lascio i miei negozi, le mie abitudini, il rientro col pilota automatico, perché da qualsiasi parte si torni, è sempre lì che si deve andare.
L'unico aspetto positivo è che trasloco sabato prossimo. 
Se sopravvivo, intendo.
Qui lascio una casa a metà, un marito dolorante (si è tirato sul piede il carrello della spesa, rigorosamente strapieno) un caldo sempre più caldo e la consapevolezza di non aver ancora visto niente. 
E lascio anche una ricetta di canederli, visto che il mese scorso se ne è parlato tanto e che una delle prime brutte figure che ho fatto, in terra straniera, è stato esultare davanti a un banco di zenzero blu, al grido di "evviva, hanno pure i topinambur"...
Ai prossimi giorni, 
ciao 
ale