lunedì 4 gennaio 2016

G.N. DEGLI INVOLTINI DI VERZA E SETTIMANA DEGLI AVANZI




Singapore, 4 gennaio 2016
Giornata Nazionale degli Involtini di Verza
Settimana degli Avanzi

L'argomento di oggi, secondo il calendario del Cibo Italiano- AIFB , sarebbero  gli Avanzi.

Capitolo immenso della storia della cucina italiana, tant'è che gli si dedica una settimana intera, alla ricerca di tutte le grandi ricette del riciclo, molte delle quali si sono rivelate così buone ed azzeccate da essersi imposte autonomamente, facendo dimenticare al resto del mondo di avere un origine che nobile non è.

( qui mi verrebbe in mente qualche paragone VIP, ma ho idea che non sia lusinghiero paragonare Kate Middleton a una polpetta o l'ex personal trainer oggi marito di Vittoria di Svezia a un riso al salto, per dire)

Non potendo rischiare una querela già di lunedì mattina, quindi, sarà meglio virare l'argomento sulle solite note domestiche, nel caso ci sia qualcuno che muoia dalla voglia di sapere che fine fanno gli avanzi in casa Van Pelt.

In quell'altra casa, finivano nel frigo, belli imballati, etichettati, impacchettati.

Dove stavano fino a quando si riusciva ad aprire lo sportello senza stramazzare al suolo, colpiti da zaffate mefitiche di resti umani in decomposizione: a quel punto, si passava alla pronta disinfestazione, eseguita il più delle volte a naso tappato, occhi chiusi e bocca aperta solo per dire "cheschifo-cheschifo-cheschifo"., con una coraggiosa apnea che durava dal frigo alla rumenta, compresa anche quella condominiale "in un sacchetto anonimo, ti prego, che poi coi Nas me la devo vedere io...".

Ovviamente, al mancato risparmio del riciclo si aggiungevano altri danni supplementari come il contenitore di plastica (di solito l'unico munito di regolare coperchio), il metro di alluminio/pellicola trasparente trasformatosi in un sudario, l'etichetta, l'inchiostro, l'elettricità per mantenerlo così a lungo nel frigo e, buon ultimo, il litro di aceto utilizzato per disinfestare la zona. Che si sa che, nell'emergenza, non si bada a spese: e come ha pulito l'aceto balsamico al mirtillo nero di montagna neanche un esercito di Mastri Lindi& Signore Luise, altro che...

Del freezer, parliamone.

Una volta che avevo voglia di scherzare, ad un'amica che chiedeva suggerimenti su che marca acqistare, avevo detto che io possedevo uno Schliemann: il riferimento era agli strati archeologici che si formavano fra ogni avanzo e l'altro, la cui unica differenza, rispetto agli originali, riguardava il materiale:là era terra, qui era ghiaccio. Ma l'effetto "civiltà sepolta" era lo stesso.

Io non lo so, che cosa usciva da quel freezer ogni volta che dovevo sbrinarlo.

Ho passato interi quarti d'ora a chiedere "chi sei?" ai miserevoli resti che via via venivano riportati alla luce; ho sgranato interi rosari, a raccattare centinaia di pisellini incastrati fra i ripiani; sono arrivata addirittura a servire un gelato al porro, lontana com'ero anni luce dal giorno in cui congelai la base di una vichyssoise in una vaschetta di gelato alla crema, pensando che intanto mi sarei ricordata dello scambio.

Siccome però odio gli sprechi tutti- e sommamente quelli del cibo- non riuscendo a domare la disorganizzazione che è in me, l'avevo aggirata con una serie di manovre strategiche che consistevano nel cucinare di meno, quando non c'erano ospiti, e nell'allestire un  take-away in cucina, per gli invitati.
Il secondo caso, aveva fatto contenti tutti: gli amici che si ritrovavano con il pranzo pronto per il giorno dopo e io che in cambio avevo frigo e coscienza puliti.


Il primo caso è stato un po' più drammatico, perchè a casa mia cucinare di meno non significa mangiare di meno ma spendere di più e alla lunga non so se è convenuto: quello che so, comunque, è che da quando non lavoro più fare la perfetta donna di casa mi riesce meglio- riciclo degli avanzi compreso.
E chi vuole intendere, intenda...

Ragion per cui,  beccatevi questa signora ricetta, con la quale partecipo alla PRIMA SETTIMANA DEL CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO,dedicata al CIBO DEGLI AVANZI e affidata a Cinzia Martellini Cortella.
Oggi ricorre anche la G.N. del Caponet o degli Involtini di Verza,  di cui è Ambasciatrice Ottavia Bielli : se volete recuperare storia e ricette e leggervi un articolo di una bellezza stracciacuore, l'indirizzo è quello giusto.

* anno nuovo- problema nuovo: il font che sto utilizzando per scrivere qui sopra risulta di non facile lettura sui dispositivi o ai miopi.
Però,senza un font che mi piaccia, io non scrivo.
Ho visto cosa è successo nei mesi passati e, d'altronde, non mi stupisco: se non ho le penne e i quaderni che mi vanno bene, non scrivo neppure la lista della spesa.
Quindi, aiutatemi a cercare qualcosa che funzioni per voi ma anche per me: perchè il Times New Roman mi prosciuga la vena, al solo vederlo....

GRATIN DI GNOCCHI DI PROSCIUTTO IN SALSA MORNAY AI FUNGHI



Ecco: per fare questi gnocchietti qui, ho riciclato gli avanzi della sera prima- e fin qui ci siamo.
solo che per far fuori 30 gnocchetti avanzati ho prodotto quanto segue
- mezzo litro di Mornay
- due albumi
- mezzo cartoccio di panna
- una manciata di funghi secchi reidratati e ora mollicci
e qualche altra cosa che ora non ricordo più.
Ma che di sicuro mi verrà in mente.
Devo solo aspettare di svenire, davanti allo sportello del frigo

una salsa mornay preparata facendo una bechamelle densa (30 g di burro, 30 g di farina 300ml di latte) a cui ho aggiunto 125 ml di  panna fresca liquida, un tuorlo grande e una bella manciata di Parmigiano reggiano. Ho profumato con una generosa grattugiata di noce moscata e regolato di sale.
Ho imburrato leggermente due stampi monoporzione, li ho velati con un cucchiaio di Mornay e ho disposto gli gnocchetti in un unico strato. Ho aggiunto un trito finissimo  qualche porcino secco, (avanzato anche questo da qui), precedentemente ammollato in acqua tiepida e ben strizzato e ho coperto con la Mornay. Altra noce moscata e un po' di pepe e via in forno, a 200°C, per 15 minuti, fino a completa doratura.
Il risultato che vedete in foto è stato portato in tavola alle 20.30
Quello che vedete qui è stato fotografato alle 20.35
 C'è bisogno che aggiunga qualcosa sulla loro bontà- o ci siamo capiti?

(gli gnocchi di pasta choux sono un buon modo per valorizzare avanzi di salumi e di formaggi, un po' diverso dai soliti ripieni; la mornay è una bechamelle ricca che permette di recuperare i tuorli avanzati e i fondi della panna)
Con  questa ricetta partecipo alla Settimana degli Avanzi, del Calendario del Cibo Italiano-AIFB, affidata a Cinzia Martellini Cortella, autrice di questo splendido approfondimento sul tema.