Il sacro fuoco delle pulizie ha avuto come unica conseguenza sulla vita quotidiana la scomparsa dei sacchetti della rumenta: di solito ne siamo invasi, ancor più da quando abitiamo qui, dove i sacchetti della spesa corrispondono praticamente agli oggetti comprati. Insacchettano alle casse, secondo una procedura che mi è ancora sconosciuta ma che fa sì che esca ogni volta con una decina di sacchetti semivuoti per mano, tutti accomunati dall'invito a salvare l'ambiente e a non esagerare con la plastica e insomma, a farla breve, ho la dispensa piena.
O meglio: avevo, perché dopo che sono stata contagiata dal magico potere del riordino, li ho utilizzati tutti, i non biodegradabili per gli imballi, quelli bio per la rumenta, col risultato che ci siamo accorti all'improvviso che erano finiti TUTTI.
E così, son dovuta tornare a fare la spesa, praticamente solo per quello.
Anzi, già che avevo una missione, mi son pure lasciata un po' andare, perché vuoi non prendere il kg di sedano in offerta o quella confezione famiglia di tahini che si è tirata dietro da sola anche 6 lattine di ceci in scatola e un sacchetto di limoni-che però allora prendo anche i lime- e se ho i lime senza gli avocado, mi spieghi cosa me ne faccio- e però allora prendo anche le banane perché altrimenti non mi maturano più (gli avocado. Se li mettete vicino alle banane, maturano che è un piacere. Poi vi tocca mangiarli tutti assieme, ma è un dettaglio :)
E dunque, ho di nuovo il frigo pieno da scoppiare.
Ma ho i sacchetti della rumenta
E mi sa che ho inventato una nuova versione del The Circle of Life.
Caro il mio Elton, tié :)
RATATOUILLE SVUOTA FRIGO
(in agrodolce)
Da quando mi sono abituata alle verdure cotte con lo stir-fry (saltate in padella, per dirle in Italiano), non riesco più a riconciliarmi con altri metodi, su tutte la lessatura. Ormai cuocio tutto nel wok (quello Ikea va benissimo) e in pochi minuti ho tutto pronto, bello croccante come piace a me.
Questo è uno svuota frigo, l'omissione più colpevole è quella delle zucchine e delle olive che andrebbero aggiunte, per una ratatouille comme-il-faut. Io di solito metto il concentrato di pomodoro, ma ovviamente salse o meglio ancora pomodori freschi sono il top
2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
2 spicchi d'aglio sbucciato
1 cipolla bionda, sbucciata, mondata e tagliata a dadini
1 gambo di sedano, mondato e affettato finemente
3 carote, mondate e affettate
mezzo peperone rosso e mezzo peperone giallo, mondati, privati delle parti bianche e dei semi e tagliati a listarelle
una melanzana, mondata e tagliata a cubetti
un pezzetto di peperoncino rosso thai (brucia parecchio)
1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro, stemperato in 2-3 cucchiai di acqua o brodo
sale
basilico fresco
2 cucchiai di aceto di vino rosso
2 cucchiaini di zucchero
Il segreto è non usare mai acqua, lavorare sempre a fiamma alta e fare in modo che le cotture sfruttino gli umori che rilasciano spontaneamente col calore
Si fa insaporire l'olio con l'aglio, decidete voi poi se lasciarlo o meno (a noi piace, io lo tolgo solo alla fine)
si parte con la cipolla, la si sala leggermente e la si fa andare, per 3-4 minuti. Se non siete capaci a far saltare il cibo in padella (io non lo sono), basta mescolarlo sempre.
Poi si aggiunge il sedano, poi la carota, poi il peperone, poi la melanzana: calcolate circa 2 minuti di cottura, fra un inserimento e l'altro. dovete sempre lavorare a fiamma viva e mescolare. In ultimo, unite il pomodoro e qualche foglia di basilico, stracciata con le mani. Regolate di sale.
Tenete comunque a portata di mano dell'acqua o del brodo caldi, nel caso le verdure dovessero risultare asciutte: di solito, l'acqua dove avete stemperato il concentrato di pomodoro dovrebbe essere più che sufficiente
Se volete fare l'agrodolce, mescolate da parte zucchero e aceto, versateli sulle verdure e proseguite la cottura per un altro minuto, in modo che l'aceto evapori e lo zucchero si sciolga e si amalgami bene alla salsa.
Il giorno dopo è migliore.
Se ci arriva.