Tanto per sfatare un mito: se immaginate che la sottoscritta, stremata da una tre giorni di shopping londinese che la Becky Bloomwood, al confronto, era l'icona della morigeratezza, per celebrare il ritorno a casa abbia preparato la Carrot Cake, vi sbagliate di grosso.
Se invece pensate che, in questa tre giorni di shopping londinese, il mio stomaco abbia macinato più chilometri di questa torta di quanto abbiano fatto i miei piedi, beh, siete sulla strada giusta.
E così, visto che non posso condividere con voi le quintalate di maglioni, guanti, sciarpe, gonne, cappotti, scarpe, cravatte che ho comprato, assieme alle misure mancanti della mia collezione di teglie, a vasetti pieni di robe ignote, a decine di puddings e all'opera omnia della Nigella Lawson (e di Gordon Ramsey e del solito Jamie), vi lascio la ricetta originale di una delle più alte creazioni mai uscite dai forni della vecchia Inghilterra: e guai al primo che mi dice che un maglione di cachemire sarebbe stato meglio....
Carrot Cake
La ricetta che segue è di Paola P. una firma storica del forum della Cucina Italiana che da parecchio tempo, ormai, ha smesso di postare le sue ricette. Fra le tante, questa è quella che preparo più spesso, perché è la più vicina all' originale anglosassone. Obbligatorio lo stampo quadrato, visto che è la classica torta che si consuma a "cubotti", proprio come nei telefilm americani, L'unica avvertenza è che la icing glass dopo un giorno o due ingiallisce, quindi bisognerebbe consumarla o in giornata o al max il giorno dopo. oppure ridurre le dosi.
250 gr zucchero- 175 ml olio vegetale- 3 uova- 375 gr farina- 5/6 carote grattugiate finemente- mezzo cucchiaino di sale- un cucchiaino e un terzo di bicarbonato di soda- 1 cucchiaino e un terzo di cannella
si mescolano bene l'olio e lo zucchero e poi si aggiungono le uova intere, una alla volta, badando a che il primo si sia ben amalgamato all'impasto, prima di aggiungere l'altro. dopodiché, si uniscono tutti gli ingredienti asciutti e, in ultimo, le carote.
Si versa l'impasto in una teglia quadrata, ben unta, e si inforna a 160 gradi, per circa un'ora
Quella robina bianca che vedete lì sopra è la famosa icing glass, che ora usano anche per la decorazione delle cupcakes: all'incirca, ci vuole un etto di burro non salato, a temperatura ambiente, che va montato con 250 g di philadelphia; si aggiungono poi 70 g di zucchero vanigliato e due cucchiaini di essenza di vaniglia (oppure rum o anice: per la cronaca, usando lo zucchero vanigliato, io non aggiungo altro. Voi assaggiate e regolatevi sui vostri gusti)
Aspettate che la torta si sia completamente raffreddata, poi sformatela su un piatto da portata e decoratela con la glassa- sia servendovi di un sac à poche, sia spalmandola direttamente sulla superficie.
Buon Appetito
Alessandra