Purtroppo, non ho "foto-della-fetta" perché quella di prova ce la siamo mangiata tutta e quella da fotografare è finita nel lunch box del marito che oggi lavora in ufficio e, a suo dire, sarei una gran maleducata a pretendere una fetta per il blog.
Anche da qui si intuisce che sia la miglior torta al rabarbaro mai fatta finora, per cui è meglio che non mi perda in preamboli e scriva la ricetta, prima di dimenticarmela, more solito
Importante: vista la grande quantità di rabarbaro, serve uno stampo largo e basso, perché la torta possa cuocere in modo uniforme. 24 cm è l'ideale, per queste dosi, meglio se a cerniera
130 g di burro morbido
200 g di zucchero
3 uova
200 g di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
700 g di rabarbaro, al netto degli scarti, tagliato a pezzettini
scorza d'arancia ed estratto di vaniglia per profumare
mandorle a lamelle e zucchero extra, per la superficie
Accendete il forno a 180°C, modalità statica
Con le fruste elettriche, montate il burro con lo zucchero fino a quando saranno gonfi e spumosi. Unite le uova uno alla volta, sempre montando, il lievito, la farina, gli aromi. In ultimo, aggiungete il rabarbaro. Non lavorate troppo l'impasto: appena gli ingredienti sono bene amalgamati fra loro, versate il tutto nello stampo, precedentemente imburrato e infarinato, e cuocete in forno già caldo per 35-45 minuti. Fate intiepidire nello stampo per una decina di minuti, poi sformate e servite.
A dispetto della sua semplicità, è raffinatissima e non sfigura nemmeno in una cena comme-il-faut, specie se guarnita con qualche accessorio (una pallina di gelato alla vaniglia o alla fragola, una di sorbetto all'arancia o una crema inglese agrumata, tanto per fare i primi esempi che mi vengono in mente)