Fake, fast and furious perché, sia chiaro, il Butter Chicken è un'altra cosa.
Ve l'ho insegnato al corso fatto da Cinzia sulla cucina indiana e anche quello era un po' zoppicante per via del tandoori che non c'era (e non lo dico troppo forte, perché va a finire che al prossimo mercatino torna a casa con un forno indiano vintage strappato al prezzo più basso a cui un mercante indiano abbia mai venduto qualcosa, dai tempi dei Mahajanapada in poi). Ma, all'epoca, avevamo il tempo e avevamo il pollo.
Stavolta, invece, non avevo né l'uno, né l'altro, né l'altro ancora, a meno che non si voglia considerare "pollo" quel petto che come tutti sanno, è la parte meno indicata per queste preparazioni, che hanno bisogno di tagli più succulenti e più grassi.
A compensare tutte queste carenze, c'era però una voglia matta di Butter Chicken, impadronitasi di me nel viaggio di ritorno da Little India - che uno pensa, non è che poteva venirmi un minuto prima, che ero lì, mannaggia, nel regno del butter chicken e bastava tendere una mano per tornare a casa con tutte le versioni originali del mondo, a fatica zero?
Evidentemente no- e quindi, eccovi cosa ne è uscito, stavolta
ingredienti per 2 petti di pollo del peso totale di circa 800 g
per la marinata veloce
4 cucchiai di yogurt bianco intero
la scorza di un limone grattugiato
1/2 cucchiaino da caffé di fieno greco in polvere
1 cucchiaino da caffé di zenzero fresco grattugiato
un pizzico di curcuma
per la Chicken Butter Sauce
400 g di passata di pomodoro di ottima qualità
200 ml di panna fresca liquida (meglio se molto densa)
2 cucchiai di anacardi o mandorle tritati
1 cucchiaino da caffé di cannella
1/2 cucchiaino da caffé di chiodi di garofano
1 cucchiaino da té e mezzo di cumino in polvere
1 cucchiaino da té e mezzo di Garam Masala
1 cucchiaino da té di coriandolo in polvere (possibilmente fresco)
1 cucchiaino da caffé di peperoncino in polvere (potete anche aumentare, se preferite un sapore più piccante)
1 cucchiaino da caffé di paprika forte
1 cucchiaio di zucchero (serve per regolare l'acidità del pomodoro, potrebbe servirvene meno)
sale
altri ingredienti
2 cucchiai di ghee o burro chiarificato
una cipolla frullata in crema (circa 2 cucchiai pieni)
2 cucchiai di aglio e zenzero frullati in crema
foglie di fieno greco e yogurt o panna per decorare (io avevo solo del coriandolo, ho usato quello)
Procedimento
1. Tagliate il pollo a pezzettini piuttosto piccoli (1 cm l'uno) e metteteli in un sacchetto per alimenti con tutti gli ingredienti della marinata. Chiudete il sacchetto e agitatelo bene, in modo che i singoli pezzi si ricoprano di yogurt e aromi vari, poi tenetelo in frigo, per circa 20 minuti.
2. Nel frattempo, preparate tutti gli altri ingredienti
- mondate la cipolla, tagliatela a pezzi e frullatela in crema: non deve essere liquida, ma nemmeno deve avere la consistenza della nostra cipolla tritata, quella per il soffritto per intenderci.
- se non avete la pasta di aglio e zenzero (la trovate nei negozi di specialità etniche, reparto indiano), mondate 5 spicchi d'aglio e frullateli con 5 cm di radice di zenzero fresco, sbucciata (usate un pelapatate, se non volete uscirci scemi
- dosate le spezie e sistematele a portata di mano, senza mischiarle
Sciogliete il ghee a fiamma media e fatevi soffriggere la cipolla e la pasta di aglio e zenzero per qualche minuto: abbassate la fiamma, se è il caso, perché il trito non deve né bruciare né brunire, ma non aggiungete liquido, in alcun modo.
Scolate il pollo dalla marinata e fatelo rosolare per qualche minuto, mescolando sempre. Meglio se fa un po' di crosticina, questa volta (di solito NO, non si deve), perché va a sostituire il passaggio preliminare in forno che manca.
Dopodiché, aggiungete la salsa di pomodoro e tutte le spezie tranne lo zucchero e fate cuocere per almeno mezz'ora, a fuoco dolce: la salsa deve restringersi e più cuoce e più è buona.
Assaggiate a metà cottura e regolate l'acidità con lo zucchero
Alla fine, quando il pollo è tenero e la salsa è densa, aggiungete la panna e gli anacardi e fate cuocere ancora un po', per amalgamare bene i sapori.
Spegnete il fuoco, mettete il coperchio e lasciate insaporire per circa 10 minuti, mentre preparate il riso basmati da servire come contorno.
Agli Indiani piace caldo- bollente, ma io preferisco servire caldo- tiepido, e non perché preferisco che siano solo le spezie ad infuocarmi il palato ma perché a temperature più umane si apprezzano meglio i bouquet degli aromi della salsa.
Rispetto al pollo che vedete nella foto, il Butter chicken è molto più cremoso, tant'è che si serve per tradizione anche col naan.