Fra le decine e decine di commenti e di mail che mi sono arrivate ieri (a proposito, grazie, specialmente a chi ancora non conoscevo e che ha aspettato che fossi a debita distanza per manifestarsi come mio fedele lettore)...
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Ho perso il filo.
E' il jet lag.
Due notti che non dormo.
Daccapo, dai...
Fra le decine e decine di commenti etc. etc., quelli più accorati riguardavano la sorte delle mie ricette.
Non della sottoscritta, condannata a sciogliersi dall'altra parte del mondo.
Non di una povera food blogger in disperata crisi di mezzetà identità, convinta di aver trovato una spinta a ricominciare qui sopra con la nuova esperienza singaporiana, perchè intanto di ricette è pieno il web e cosa vuoi che gliene importi, alla gente, di che cosa è uscito/esce/uscirà dalla mia cucina.
Nada de nada, ingrati che non siete altro :-)
Le ricette, vi interessano.
...che non è che ci lasci orfani, che non è che smetti di cucinare, che non è che ti dimentichi degli amici che negli anni si son sacrificati a provare tutto quello che ci hai propinato qui sopra e hanno pure avuto la faccia tosta di dirti che era pure buono e riusciva alla prima...
Ve potessino, a tutti quanti :-)
Tanto, che vi lovvo tutti,lo sapete già.
Una precisazione, però: prima che vediate una ricetta orientale, preparata con le mie mani, passerà parecchio tempo.
Perchè la faccenda è complicatissima, altro che piglio due noodles e un paio di bacchette.
Qui c'è un macrocosmo di mondi, tutti ugualmente ricchi e complessi, sia da realizzare sia da capire: e se sarà facile sentirmi parlare di cucina dell'Estremo Oriente, sarà difficilissimo vedermi alle prese con queste preparazioni, almeno nei primi tempi.
Prima, devo mangiare.
Poi, devo imparare a fare la spesa.
Poi, ovviamente, studiare:leggere, fare corsi, approfondire, sperimentare.
Al momento sono alla fase uno-e qualcosa mi dice che durerà un bel po'.
Anzi, a dirla tutta, la mia sola preoccupazione, al momento,è quella di poter ricreare qui il cibo di casa. Son partita con una valigia da emigrante che neanche Totò e Peppino, ho un vaso di basilico sul terrazzo e qualche kg di Parmigiano nel frigo e mai mi sono sentita confortata come quando mi sono inciampata nel reparto dedicato a Waitrose, nel supermercato sotto casa, con le marmellate biologiche e le farine macinate a pietra (per inciso, la pietra potrebbe essere giusto il rubino del Maraja, visto quello che costano). Quindi, al momento, aspettatevi esperimenti sul fronte europeo, oltre che, naturalmente, l'archivio "storico", da cui oggi pesco una zuppa che vi avevo promesso,giusto nel mio scorso soggiorno singaporiano, vale a dire quella clam chowder agli asparagi che farà contenti un po' tutti, i vegetariani in primis* e quanti amano così tanto questo piatto da volerlo sperimentare in tutte le sue possibili varianti
*è chiaro che eliminando la pancetta, non si farà più un clam chowder ma un'ottima zuppa. Al momento, non mi vengono in mente sostituti adatti, ma ci penso e semmai torno ed aggiorno.
A questo proposito, quella che segue è un'ottima base che si presta a varie soluzioni: se non vado errata, la ricetta originale prevedeva i broccoli. Ero io che li avevo sostituiti con un mazzo di asparagi bianchi di Bassano, che su di me fa l'effetto di una vagonata di rose rosse, elevata alla enne, modificando tutto il resto.
Quindi, se vi piace questa zuppa (e vi assicuro che è praticamente impossibile che non succeda), nulla vi vieta di adottarla tutto l'anno, mantenendo invariata la base e sostituendo i complementi.
Per la base:
1 patata grossa o 2 piccole
brodo vegetale o acqua, per la cottura
100 g di pancetta
200 ml di latte intero, fresco
100 ml di panna liquida, fresca
burro oppure olio extravergine
sale
per la variante agli asparagi
uno scalogno, di misura media
1 mazzo di asparagi bianchi di Bassano
pepe bianco, di mulinello
il rametto di aneto che vedete nella foto aveva solo uno scopo decorativo, quindi non c'entra. Tendenzialmente, non so mai quale erba abbinare a questo ortaggio: sono della scuola dei "nudi e puri", per cui più che un velo di burro fuso e una generosa spolverata di Parmigiano non metto. Al limite, una macinata di pepe bianco, giusto per ravvivare un po', ma oltre non vado. E per la clam chowder, vi direi di fare lo stesso....
Il burro è nella ricetta originale, ma può essere benissimo sostituito con un filo di extravergine.
Invece, la panna sarebbe facoltativa, ma non me la sono sentita :)
Se avete una salute di ferro e/o volete trasgredire,unatantum, potete anche invertire le dosi. E se mi giro di là, anche fare solo panna. Non vi dico cosa vien fuori,perchè sarebbe istigazione a delinquere...
Procedimento
Mondate gli asparagi: lavateli bene sotto l'acqua corrente, eliminando residui terrosi con uno spazzolino,poi tagliate via le parti legnose. Se i gambi dovessero sembrarvi ancora duri, eliminate le parti più esterne, con un pelapatate.
Tagliateli a tocchetti di circa 2 cm ciascuno.
Lavate le patate, sbucciatele, passatele velocemente sotto l'acqua del rubinetto, poi asciugatele e tagliatele a pezzetti, il più regolari possibili
Mondate lo scalogno, lavatelo e tritatelo finemente, col coltello.
Scaldate il brodo vegetale o l'acqua, fin quasi a bollore
In un'ampia padella, meglio se antiaderente, versate un giro di olio: scaldatelo a fiamma media e fatevi insaporire lo scalogno, mescolando velocemente, per non farlo bruciare: non è necessario fare un soffritto, per cui bastano davvero pochi secondi, mezzo minuto al massimo. Aggiungete poi le patate e gli asparagi, salate, mescolate bene e fate insaporire per un minuto o due, sempre mescolando. Coprite a filo con il brodo o l'acqua, caldi, abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e lasciate cuocere, fino a quando gli ortaggi saranno teneri (circa 20 minuti).
Non preoccupatevi se il liquido non si assorbe in cottura, anzi: ve ne servirà un po', quando frullerete tutto quanto.
Mentre cuociono gli asparagi e le patate, tagliate a piccoli cubetti la pancetta e fatela tostare in una padella, senza alcun condimento:fiamma media, cucchiaio per mescolare a portata di mano, perchè non deve attaccarsi al fondo. Appena il grasso inizia a fuoriuscire, abbassate la fiamma e fatela cuocere dolcemente, per pochi minuti, fino a quando sarà morbida e traslucida. Scolatela bene con una schiumarola e tenete da parte.
Appena le patate e gli asparagi sono cotti, spegnete il fuoco, scegliete le punte di asparago più belle e mettete da parte anche queste, poi passate tutto quanto in un frullatore (acqua di cottura compresa), fino ad ottenere un composto molto denso.
Passatelo al setaccio, senza fare obiezioni :-), perchè con leverdure filamentose non si sa mai.
Dopodichè, prendete una casseruola abbastanza capiente, versatevi la purea vegetale, la pancetta, il latte e la panna. Aggiustate di sale e mettete sul fuoco, fin quasi a bollore. Servite immediatamente, con una spolverata di pepe bianco macinato al momento.
L'accompagnamento ideale sono crostini di pan brioche, leggermente tostati.