lunedì 17 agosto 2015

TORTA DI PANE ZUCCHINI E POMODORI...E CHE CI FACCIO QUI


Torta di pane,zucchini e pomodori: vai subito alla ricetta

Tutto cominciò con una escort.
O meglio: con il sospetto di una escort.
O meglio ancora: con il sospetto che si sospettasse che io sospettassi...

Meglio fare un rewind....

Punto uno: Non sono gelosa.

Sono scorbutica, impulsiva, collerica, saccente, puntigliosa quando mi ci metto e disordinata anche quando non mi ci metto, arrogante, presuntuosa (se me lo dite, mi offendo), ma gelosa proprio no.
Neanche da adolescente, quando mi svegliavo un giorno sì e un giorno anche con una cotta fulminante per il compagno di banco o il più carino della spiaggia, per tutto soffrivo le pene dell'inferno tranne che per la gelosia.

Neppure sopportavo fidanzati gelosi, per cui non crea stupore che abbia sposato un uomo che sta agli intighi e ai sotterfugi come la sobrietà a una banda di hooligans o la gavetta ad Aurora Ramazzotti: non pervenuta, insomma. Mio marito è capace dei peggiori sacrilegi in materia di intelligenza sociale, tipo presentare amanti nascoste a mogli legittime o assistere a flagranze di reati contro la morale coniugale senza battere ciglio e, quel che è peggio, senza minimamente cogliere che qualcosa non va. Farglielo notare, poi, è ancora peggio:le obiezioni vanno da "sei la solita malpensante" (quando la realtà è ampiamente sconfinata nell'evidenza) a "ma figurati se ho tempo da perdere in 'ste robe"( in replica al "cosa ti avevo detto?" pronunciato sulle pubblicazioni per le seconde nozze del fedifrago con la ex amante, assurta ora al ruolo di prossima sposa). Nella sua primitiva concezione del mondo da ingegnere alfa, tutti i bisogni dell'umanità possono essere ampiamente soddisfatti da un computer, un campo di calcetto, un abbonamento alla Nord e una birra- archiviando il resto alla voce "stracciamenti di maroni", di cui quelli relativi alla moglie occupano, neanche a dirlo, il grado più alto.

Per fortuna, esistono le amiche.
Rigorosamente femmine, rigorosamente ciarliere, rigorosamente capaci di vedere l'evidenza e anche quello che ci sta dietro, sfumature di vari colori comprese. E di parlarne, con la complicità leggera che si conquista solo dopo lunghe ed abituali frequentazioni, meglio se davanti al tavolino del bar degli apertivi-e meglio ancora se al secondo giro di spritz.
Vale più quello che un abbonamento a Vanity Fair o alla pagina dei necrologi del Decimonono. in mezz'ora, sai tutto quello che avresti sempre voluto sapere e hai naturalmente osato chiedere, sperando pure in qualcosa di più.
E quindi....

"quindi, adesso, quando vanno ai congressi, hanno la escort compresa nel prezzo"
La scena è la solita, al solito tavolino sotto i tigli della piazzetta più incantata della città,con le solite tre protagoniste, con qualche guest star alla bisogna, come quella che sta parlando in questo momento, istruendo le altre sulle ultime tendenze in materia di shipping.
"no, dai, non esagerare: compresa nel prezzo, addirittura?"
"fra gli accessori dell'hotel. Praticamente, te la trovi lì, in mezzo agli spazzolini, il lucidascarpe, l'accappatoio e le babbucce: me lo ha raccontato una mia amica, che aveva accompagnato il marito a Londra ed è salita in camera prima di lui.. non vi dico la scena...."
"Maddai, ma non ci credo... sarà stata la donna delle pulizie, su..."
"Se ti dico che è così... guarda che a Barcellona hanno inaugurato un 5 stelle in cui il valore aggiunto è proprio quello"
"E questo chi te lo ha detto,scusa? l'ennesima moglie gelosa?"
" No cara... una che ci lavora"
" Amica tua pure quella?"
" No, amica  di tuo marito"- e giù risate, come se non ci fosse un domani.

Per la cronaca, rido ancora adesso- al ricordo di quel pomeriggio e all'abnormità della faccenda.
Chi ride un po' meno è mio marito che, da allora, si deve sobbarcare la presenza della moglie a tutti i congressi a cui è invitato, in barba ai suoi programmi di serate perfette, con facebook,  Rachmaninov, birrazza e rutto libero. Ora gli toccano giri città, cene al ristorante, pure carte di credito prosciugate purchè mi levi dai piedi per mezz'ora, il tutto secondo un copione collaudato che, di solito, inizia con la lettera d'invito e finisce con la nota spese, al rientro a casa.
Il colpo di scena che ci ha portato a Sing sing, insomma, era un fuori programma.
Ma questo, la prossima volta...

TORTA DI PANE DI ALTAMURA ZUCCHINE E POMODORO


Ingredienti per 6-8 persone

6- 8 fette di pane di Altamura, leggermente rafferme
5 uova intere (eventualmente ancora un tuorlo)
250 ml di panna (eventualmente altri 75 ml)
500 g di zucchini
2 pomodori
1 scamorza affumicata ( circa 3 hg)
olio extravergine di oliva
pangrattato, una manciata
parmigiano grattugiato, 2 belle manciate
origano secco, mezzo cucchiaino
qualche rametto di timo
qualche foglia di basilico, tagliata finemente
sale e pepe

Uno stampo a cerniera di 24- 26 cm

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Preparate lo stampo
Ungete il fondo con poco olio e fatevi aderire un foglio di carta da forno, ritagliandolo alla base (in pratica, dovete rivestire solo il fondo, non i bordi). Ungete bene i bordi, spennellandoli con l'olio extravergine.

Per il guscio
Sgusciate le uova, sbattetele rapidamente con una forchetta, aggiungete la panna e salate. Immergetevi velocemente le fette di pane e disponetele nella tortiera, in modo da ricoprire il fondo e i bordi. Lasciate intere le fette sul fondo dello stampo, tagliate a metà quelle intorno ai bordi: verificate che il guscio di pane ricopra interamente la tortiera, senza che ci siano spazi fra una fetta e l'altra: nel caso, chiudeteli con altro pane inzuppato nelle uova.
Non gettate via il mix di panna e uova!
Mettere in forno ad asciugare, a 200 gradi, per 4-5 minuti

Per il ripieno
Mentre il pane asciuga in forno, grattugiate gli zucchini e fateli saltare in padella per 7-8 minuti, con un po' di olio e sale. Potete anche aromatizzare con del basilico, tagliuzzato con le forbici. Devono rimanere croccanti. Lasciateli intiepidire e unitele al composto rimasto di uova e panna. Se il pane dovesse averne assorbito troppo, aggiungete eventualmente un tuorlo e 75 ml di panna. Aggiungetevi poi la scamorza tagliata a dadini, il parmigiano, una macinata di pepe e un po' di sale, se è il caso ( di solito, lo è).

Estraete la teglia dal forno e lasciate intiepidire per 2-3 minuti. Versate poi il compostonel guscio di pane,  livellatelo bene e copritene una parte con delle fette non troppo sottili di pomodoro ( vanno bene quelli da condire, rotondi). In pratica, dovete fare un cerchio, lasciando libero il centro, come nella foto.
Terminate spolverando la superficie di pangrattato e di erbette.
In forno a 200 gradi per mezz'ora- 40 minuti
E' la fine del mondo...
Buon appetito
Alessandra