Questa è, in assoluto, la ricetta della suocera che preferisco, quella che le commissiono ogni volta, quella da porca figura doc. E lo è anche per le mie amiche di Cucina Italiana, che l'hanno assaggiata al raduno di Bordighera e che se ne sono subito innamorate. La fonte è proprio un vecchio numero della rivista, anche se qualche rielaborazione in corso d'opera c'è stata, specialmente sul fronte della riduzione dei grassi, il che ha alleggerito di molto le nostre coscienze: un po' meno i nostri stomaci, visto che, per quanti sforzi si faccia, questo patè è assolutamente irresistibile
Prima che iniziate a leggere la ricetta, però, vi svelo il segreto per riempire di gelatina lo stampo, senza perdere tempo: premetto che quello che io vi dico in tre righe è frutto di lunghi esperimenti casalinghi di alto valore scientifico,- e qui parlo sul serio, visto che la suocera è una Chimica e il suocero è l'incarnazione dell'idea platonica dell'Ingegnere. Intendo dire che quei due fanno sul serio. E quindi, dopo aver sperimentato e sperimentato, hanno deciso che il metodo migliore per fare l'involucro di gelatina senza uscirci matti sia il seguente
munirsi di due stampi, uno più grande e uno più piccolo; dopodiché, dovete versare un po' di gelatina sul fondo dello stampo più grande, allo spessore di un dito circa. Fate solidificare in frigo. Mettete poi lo stampo più piccolo dentro quello più grosso e colate la restante gelatina liquida lungo i bordi.Vedrete che colmerà tutti gli spazi vuoti. Rimettete in frigo, senza togliere il secondo stampo e lasciate solidificare. Alla fine, estraete con delicatezza lo stampo più piccolo- potete aiutarvi con un coltello da passare lungo i bordi, intanto resta tutto all'interno e riempite la cavità con il paté. Sigillate con altra gelatina e di nuovo in frigo.
Ingredienti : per 10 persone (uno stampo da litro)
200 g di polpa magra di maiale
200 g di polpa magra di maiale
200 petto di tacchino;
165 g di burro*
1 cipolla
100 g di gherigli di noci
100 ml di vino bianco secco
80 ml di marsala secco
2 compresse di gelatina da mezzo litro
1 dado da brodo;
sale
sale
noci per decorare.
Tempo occorrente: 2 ore circa (più 12 di frigorifero)
Preparare la gelatina secondo le indicazioni sulla confezione, con l'avvertenza di ridurre il liquido- 800 ml di acqua, anziché un litro. Fuori dal fuoco, aromatizzare con il Marsala e lasciar leggermente raffreddare.
Spennellare con questa uno stampo da plum cake di 25 cm di lunghezza e mettere in frigo per 5 minuti.
Ripetere l'operazione per tre volte. Tenere da parte un bicchiere di gelatina liquida per il pate e mettere la restante in un altro recipiente a cassetta, leggermente più lungo e più largo del primo.
Stufare la cipolla affettata sottilmente in 45 g di burro, unite le carni e farle colorire. Unite poi il vino bianco, in cui avrete sciolto il dado e far asciugare bene.
Passare il composto al frullatore, in modo da ridurlo in pasta; poi aggiungete il bicchiere di gelatina tenuto da parte ( se si fosse indurita, fatela sciogliere).
Tritare le noci e aggiungerle al composto; amalgamare con il restante burro morbido.
Sbattere tutto nell'impastatrice elettrica o con le fruste elettriche, fino ad ottenere un composto morbido, riempire lo stampo da plum cake spennellato di gelatina, battendolo bene sul piano del tavolo, affinché non restino spazi vuoti. Lisciate la superficie del composto, coprite con pellicola e lasciatelo in frigo da un minimo di dodici ore a un massimo di due giorni.
Al momento di servire, sformate su un piatto da portata la base, mettetevi sopra il patè (sformandolo dopo aver immerso lo stampo per qualche secondo in acqua calda), asciugatelo bene e decoratelo con i gherigli di noce.
* metà ricotta e metà burro: più ricco di sapore e più povero di calorie: mica male, lo scambio, no?