mercoledì 22 luglio 2015

TEMPO DI CONSERVE: AVEVO UN PO' DI ALBICOCCHE....



 ... e della vaniglia morbida e carnosa,  del Gewurztraminer, della lavanda raccolta un mese fa e che ancora spandeva profumi-e il meraviglioso libro di Christine Ferber sotto mano. 
Secondo voi, cosa potevo tirarci fuori?

MARMELLATA DI ALBICOCCHE ALLA LAVANDA

albicocchelavanda


1 kg di albicocche
650 g di zucchero
150 ml di acqua
succo di un limone
lavanda

Lavate le albicocche, asciugatele bene, togliete loro il nocciolo e mettetele a macerare  in frigo per circa 8 ore in una casseruola, con lo zucchero, l'acqua, la lavanda e il succo del limone. Dopodichè, trasferite il contenuto in una casseruola da fondo spesso e portate a bollore. versate nuovamente il tutto in una terrina e lasciate riposare una notte. 
il giorno dopo, passate questa preparazione al setaccio e raccogliete il succo in una casseruola: portate a bollore e lasciate bollire fino a quando avrà raggiunto i 105°: aggiungete allora le albicocche, private di parte della pelle. Fate di nuovo bollire, schiumando attentamente, schiacciando la polpa della frutta con il dorso di un cucchiaio. Invasate, aggiungete ancora qualche petalo di lavanda, chiudete ermeticamente e rovesciate i vasetti. Lasciateli in questa posizione, fino al completo raffeddamento. 

Il metodo che ho seguito è quello di Christine Ferber, alla quale mi sono ispirata anche per la  seguente

MARMELLATA DI ALBICOCCHE ALLA VANIGLIA E AL GEWURZTRAMINER

albicocchevaniglia

la ricetta originale prevede che si utilizzino anche le albicocche secche e ora che la rileggo mi rendo conto che è tutt'altra cosa rispetto a quella che ho seguito io, visto che per quanto mi riguarda mi son limitata a far macerare la frutta in uno sciroppo di zucchero, vaniglia e Gewurztraminer, secondo il procedimento di cui sopra. Tanto per capirci:

1 kg di albicocche
650 g di zucchero
150 ml di acqua di Gewurztraminer
succo di un limone
lavanda i semi di una bacca di vaniglia

Il procedimento è identico alla marmellata di albicocche e lavanda: prima macerazione in frigo (otto ore), poi sul fuoco fino al bollore e di nuovo in frigo, poi al setaccio. Sciroppo sul fuoco fino ai 105 gradi di temperatura, dopodiché si aggiungono le albicocche private di parte della pelle e si completa la cottura.

NB: i soggetti che vedete in foto sono il prodotto del passaggio del minipimer. Mi spiego meglio: visto che con queste dosi ho ottenuto una ventina di barattoli di confettura, mi sono sbizzarrita con le consistenze: in qualcuno ho messo frutta intera, in altre solo i pezzi, in altre ancora una vera e propria passata, piuttosto densa, che ho utilizzato anche come topping per macedonie e dessert a base di formaggio fresco o yogurt. Avendo fotografato tutto ieri sera, a distanza di quasi un mese dalla preparazione, gli unici barattoli aperti che avevo nel frigo erano questi. So che non è molto profescional, ma ultimamente si fa di necessità virtù...