venerdì 20 novembre 2009
CROSTATA RICOTTA E WHISKY
La crostata più buona che c'è.
Punto
per 10 persone
per la base
3 hg di ricotta
3 hg di farina 00
250 g di burro (proh dolor)*
1 cucchiaio di zucchero
per il ripieno
400 g di ricotta
400 di zucchero a velo (potete scendere fino a 300)
2 tuorli piccoli
whisky (almeno mezzo bicchierino)
Preparare la base come una normale frolla, mescolando tutti gli ingredienti e lasciar riposare per un'oretta in frigo.
Per il ripieno, montare la ricotta con lo zucchero, aggiungere i tuorli uno ad uno, sempre montando e infine il whisky.
Con 3/4 della pasta rivestire uno stampo da crostata imburrato ( dai 26 ai 28 cm di diametro), riempirlo con la crema ( potrebbe avanzarne un po') e con il resto della pasta fate la griglia
In forno a 180 gradi per almeno 30 minuti.
Sformarla da fredda e spolverizzare con zucchero a velo
E' migliore il giorno dopo
Due o tre consigli
* proh dolor non è la marca del burro: è il mio grido di dolore, di fronte a questa quantità. Ma cosi come per essere belle bisogna soffrire, per essere buone bisogna avere dei grassi. E per essere la più buona del mondo....
il riposo della pasta è essenziale. Il mio consiglio è di stenderla nella tortiera appena impastata e solo allora di metterla in frigo: altrimenti, se la rimanipolate per rivestire la tortiera, scaldate di nuovo il burro e siamo daccapo
per la ricotta, è meglio quella romana: però, se non siete troppo schizzinosi, anche quella del banco frigo è ok
è possibile che vi avanzi un po' di composto: rassegnatevi a mangiarvelo a cucchiaiate, perché è un'ottima crema da dessert
Cottura:
come sempre, dipende dal vostro forno. Siccome il ripieno è umido, è possibile che la frolla non vi cuocia bene: quindi, fate una cottura in bianco di una decina di minuti e poi riempitela e procedete per circa mezz'ora
se invece avete un super forno, infornate tutto insieme.
Il tempo di cottura può variare dai trenta ai quaranta minuti. Controllate il bordo della frolla e cercate di non farlo scurire troppo. Di solito, è indispensabile mettere il foglio di alluminio sulla superficie perché non si scurisca troppo, specialmente se dovete prolungare la cottura oltre la mezz'ora indicata
Come per la stupendissima, non preoccupatevi se quando esce dal forno il ripieno non si è ancora solidificat: lo farà stando all'aria.
Al pari di tutte le crostate, anche questa è migliore il giorno dopo: ma, come per la stupendissima, il problema è resistere...
Buon Appetito
Alessandra
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