giovedì 21 maggio 2020

NO HURRY, MAKE CURRY! CURRY DI MELANZANE alla mia maniera



In questa prima fase di Circuit Breaker, insania vuole che ci si possa muovere in taxi a uno per volta, anche se si fa parte dello stesso nucleo familiare.  Il che significa che la spesa la si fa da soli, cosa assolutamente consueta in tempi normali, un po' meno adesso, non fosse altro che per le più bieche operazioni da camallo a cui si è costretti dovendo uscire il meno possibile. 
Quello che non è in discussione è la suddivisione dei compiti- che vede la sottoscritta nelle vesti di sovrana assoluta dell'incombenza. La spesa è mia e me la gestisco io, insomma. 
Salvo che il marito si impunti, come è successo l'altro giorno, accampando tutta una serie di ragioni logistiche (le uniche che gli siano familiari, tranne che quando si tratta di mettere ordine in dispensa) per cui alla fine ho ceduto e ho elargito questa concessione.
Per poi pentirmene, due ore dopo, a misfatto compiuto. 
"questi cosa sono?" chiedo, scartando buste di esserini verdi, la cui unica informazione certa è che saranno radioattivi
"sono per me, me li mangio davanti alla TV", spiega quello, giocandosi per sempre il posto alla sinistra del letto. 
"e queste?" dico, mantre spalanco le braccia alla massima estensione, cercando invano di includere una selezione di frutta direttamente dal giardino dell'Eden 
"mi ci faccio i frullati", il che assolve automaticamente anche gli ettolitri di latte e yogurt nascosti nel cestello delle verdure
" e queste??????????" sollevo inorridita le melanzane indiane, di cui ancora non ho imparato il nome ma che so perfettamente non essere quelle "grandi, ovali, cicciotte e viola scuro" che gli ho specificato nel messaggio whatsapp. 
Vien fuori che, siccome le melanzane che cercavo io non c'erano, ha ripiegato sull'alternativa locale (lunga, sottile e di un viola chiarissimo che tende al bianco) e, nel dubbio, visto che io ne avrei volute 3, me ne ha portate OTTO. 
Otto melanzane che, da allora, hanno fatto capolino in ogni angolo del frigo, ricordandomi che il cibo non si spreca, neanche se è lungo, sottile e di un viola pallido- e neppure se hai fatto voto di non cucinare locale a casa, che la tua missione, a Singapore, è assaggiare l'impossibile e al momento sei ancora lontana dall'averla compiuta. 
Alla fine han vinto loro, insomma. 
E ho fatto un curry. 
Che intanto, là fuori è tutto chiuso....

CURRY DI MELANZANE 
alla mia maniera 


INGREDIENTI

8 Brinjal (oppure 2-3 melanzane vostre)
una cipolla rossa, tritata in crema col tritatutto
6 spicchi d'aglio, tritati in crema
un pezzo di zenzero fresco, sbucciato e tritato in crema
un cucchiaio di olio di semi (io uso sempre l'extravergine)
2-3 patate vecchie, non farinose, sbucciate e tagliate a dadini
1 confezione di pelati (o 4 pomodori tipo San Marzano, a trovarli avrei usato quelli)
600 ml di latte di cocco

Spezie
1 cucchiaino da caffé di semi di senape gialla o nera
2 cucchiaini da caffé di curcuma
2 cucchiaini da caffé di cumino (in semi o in polvere)
2 cucchiaini di sale

PROCEDIMENTO 

PRIMO SEGRETO: i curry andrebbero preparati in pentole di alluminio perché , grazie all'omogenea dispersione del calore, queste permettono alle salse di caramellizzare e di ottenere quel retrogusto intenso e intrigante che lega in modo unico la miscela di spezie. 

SECONDO SEGRETO: tutti i curry partono da un soffritto di aglio-cipolla-zenzero. Se non volete prepararli a casa, si comprano già pronti nei negozi di specialità etniche. In particolare, vi consiglio l'aglio, perché rispetto al vostro quello che abbiamo qui è molto più dolce e se ne possono usare quantità maggiori, con giovamento del gusto della "spinta" iniziale. Sarebbe opportuno anche fare scorta di zenzero, se non lo trovate con facilità. 

Il procedimento è facilissimo: 
Fate stufare per qualche minuto in olio caldo il trito di cipolla-aglio- zenzero, poi aggiungete le melanzane e le patate a cubetti, salate e fate un po' insaporire, rimestando spesso, a fiamma viva. Abbassate la fiamma, aggiungete il latte di cocco e le spezie e fate cuocere a fuoco lentissimo per un'ora, un'ora e mezza, coperto.  Se usate i pomodori freschi, prima di aggiungerli li sbollentate leggermente e li private della buccia e dei semi, altrimenti versate nella pentola i pelati con tutto il loro sugo. Schiacciateli un po' con la forchetta, poi proseguite la cottura per altre due ore, sempre a fiamma bassa, sempre a recipiente coperto. 
Agli Indiani piace caldo :), tutto. Ma è ottimo anche tiepido e, come tutti gli umidi, il giorno dopo è più buono. Se solo ne avanzasse un po'...




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