questa
ricetta partecipa alla Giornata
Nazionale delle Lenticchie, del Calendario
del Cibo Italiano
La foto che
vedete è stata scattata ieri sera, nell'ingresso-salotto-studio-sala
da pranzo della nostra casa di Singapore, quando fuori c'erano 31
gradi e pioveva come se lassù avessero deciso di farla finita, con
questa pessima idea del passare degli anni.
Visto che non
ero tanto dell'umore di festeggiare (a Capodanno, non lo sono mai, ma
da qualche anno meno ancora), si è optato per la solita cena a casa,
con una decisione presa all'ultimo minuto, quando ormai era troppo
tardi per imbastire un menu degno della tradizione.
Si sono salvate
le lenticchie, ma solo perchè il marito impazzisce per questa zuppa
di fine anno, che fa parte della tradizione della sua famiglia e che,
a dirla tutta, a me non ha mai detto granché.
Ma visto che il
convento passava poco di altro, ho deciso di capitolare e non solo di
prepararla, ma di farlo pure con tutti i crismi- laddove "crismi"
sta per un brodo vegetale fatto comme il faut.
Il risultato è
stato sorprendente, di gran lunga migliore dei tentativi precedenti:
non vi dico che mi abbia riconciliato col Capodanno, perchè altro
che brodo, che ci vorrebbe. Però mi ha fatto guardare con un po' più
di serenità alle cene del 2016, specie in quelle dove si impone la
porca figura.
Anche se di
mezzo ci dovrà essere un pentolone che sobbolle per ore,
all'Equatore..
VELLUTATA DI
LENTICCHIE
col salmone
affumicato
per il brodo
vegetale
3 l d'acqua
1 carota
mezza cipolla
grande
1 gambo di sedano
1 bel ciuffo di
prezzemolo
la parte verde di
un porro
qualche rametto di
timo fresco
qualche rametto di
maggiorana fresca
un niente di sale
grosso, se è il caso
per la vellutata
200 g di lenticchie
mezza cipolla
una noce di burro
4 rametti di timo
fresco
4 rametti di
maggiorana fresca
1 litro di brodo
vegetale
300 ml di latte
50 ml di panna
sale
per guarnire
100 g di salmone
affumicato di ottima qualità, a fettine
paprika dolce
qualche fogliolina
di timo o maggiorana
Prima di
iniziare a cucinare, controllate sulla confezione delle lenticchie se
devono essere tenute a bagno o no. In caso affermativo, obbedite :-)
1.Tre ore prima
preparate il brodo: dovrete ottenerne circa un litro. Filtratelo e
tenetelo da parte.
2.Tritate la
cipolla e fatela appassire nel burro fuso, in un'ampia casseruola:
cuocete a fuoco bassissimo per una decina di minuti, fino a quando
diventerà traslucida e tenera.
3. Aggiungete le
lenticchie, salate e fate insaporire.
4. Unite anche
gli aromi (potete legarli a mazzetto, se vi va: saranno più semplici
da eliminare, a fine cottura. Oppure, se preferite una zuppa più
profumata, unite le foglioline: io ho fatto così e non me ne sono
pentita)
5. Aggiungete il
brodo e fate cuocere a fiamma medio bassa per 20 minuti, a recipiente
coperto.
6. Sorvegliate
la cottura e se vedete che il brodo evapora troppo rapidamente,
abbassate il fuoco.
7. Aggiungete il
latte e fate cuocere per altri 15 minuti.
8. Eliminate il
mazzetto di aromi
9. Scolate metà
delle lenticchie e tenetele da parte
10. Con il mixer
ad immersione frullate l'altra metà, fino a ridurla in crema
11. Aggiungete
la panna e mescolate
12. Aggiungete
le lenticchie intere e scaldate la zuppa, fin quasi al bollore
13. Trasferitela
nei piatti individuali, guarnendo con tre roselline di salmone
affumicato, una spolverata di paprika e qualche fogliolina di timo o
maggiorana
14. Servite
subito
Se volete
preparare la zuppa in anticipo, è meglio che vi fermiate alla prima
cottura, quella in brodo. Le lenticchie assorbono i liquidi e
gonfiano, con il rischio di trasformarsi in un pappone per cavalli
(vegani, ovviamente). Lessatele nel brodo, scolatele e mettetele in
frigo. Mezz'ora prima di servire, rimettetele in pentola e completate
la cottura, dal punto 7.
Utilizzate
sempre salmone affmicato di ottima qualità perchè basta un niente a
rovinare il piatto
Se odiate
servire già "impiattato", versate la zuppa in una
zuppiera, spolveratela con la paprika e con le foglioline di timo e/o
maggiorana e disponete il salmone (a striscioline o a roselline) su
un piatto da portata, con un cucchiaio o con una pinza.
Ovviamente, da grandi occasioni (e da porca figura...)
buon appetito!
ale
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