Il titolo originale del post era "corso di cucina" e anche se non ho la minima idea di quale fosse, non dubito che ce ne fosse uno, visto che i corsi ci sono stati prima, durante e dopo l'attività sul web. Neppure ho dubbi sulla generosità di quei tempi, quando in un solo post ti giocavi tre ricette, tutte ugualmente degne di spazio e di visibilità- anche se, negli anni, l'unica che ho fatto e rifatto è stata l'ultima, targata Knam.
Ecco il menu del corso
Sformato di basilico con crema di burrata e sorbetto di pomodoro
Cappuccino di piselli con quenelle di ricotta al pepe rosa
Quiche fragole e asparagi con riduzione al balsamico
Bavarese allo yogurt al passion fruit ( senza zucchero)
La
ricetta dell'antipasto è già stata pubblicata ( era quella
dell'ammutinamento del marito) e appena imparo come si mettono i link
sotto la parola "qui" prometto che provvedo. Per ora, vi armate di mouse
e ve la andate a recuperare a sinistra del template ( ..si vede che ho
studiato, vero????)
Invece, le altre sono qui di seguito
Cappuccino di piselli con quenelle di ricotta al pepe rosa
per 6 persone
1 kg di piselli freschi ( e se non li avete, cambiate ricetta: sono fondamentali)
250 ml di latte fresco intero
125 ml di yogurt
sale
per le quenelle
250 g di ricotta fresca
un cucchiaio di pepe rosa
Versione A
portate i piselli a cottura in acqua bollente salata, scolateli,
passateli al mixer e allungateli con 250 ml di latte. Riscaldate il
tutto e aggiungete lo yogurt. Aggiustate di sale e tenete in caldo
Versione B ( più gustosa)
Prendete una padella larga e profonda e metteteci dentro i piselli,
coperti di latte. Salate, coprite con un coperchio, abbassate la fiamma e
portate a cottura, allungando, se il caso, con del brodo. Se i piselli
sono freschi, non è il caso: dopo 6-7 minuti sono cotti. Frullateli
insieme al loro liquido, fino ad ottenere una purea liscia e, se vi
sembra troppo densa, allungatela con un po' di latte ancora. dopodiché,
unite lo yogurt e aggiustate di sale
Per le quenelle
Armarvi di due cucchiaini e di tanta
pazienza e iniziare a formare queste robe oblunghe che, se invece di
chiamarsi quenelle, si chiamassero polpette, col cavolo che
riscuoterebbero tanto successo... ma tant'è... l'importante, comunque, è
partire da una ricotta saporita, alla quale cioè non sia necessario
aggiungere sale, perché altrimenti il sapore prevarrebbe su quello della
passata di piselli. Sbriciolare nella ricotta il pepe rosa,
strofinandolo fra i palmi della mano, tenendone da parte un po' per la
decorazione.
composizione del piatto
NON NELLA TAZZA DEL CAPPUCCINO, pliis...o in un piatto fondo o in una
tazza da brodo o, se proprio vi piace il "famolo strano" in una coppa da
martini: prima la passatina- tiepida- e poi le quenelle di ricotta, due
per commensale, con un'ultima spruzzata di pepe sopra.
per la pasta al vino
300 gr di farina 00 ( o 150 di manitoba e 150 di farina00)
100 g di olio extravergine di oliva
90 ml di vino bianco secco
sale
impastare bene tutti gli ingredienti , fare una palla, avvolgerla in un
foglio di pellicola trasparente e metterla a riposare per mezz'ora in
frigo
per il ripieno
250 ml di panna fresca
2 uova ( se versione tortiera grande, altrimeni ne basta 1)
1 mazzo di asparagi (piccolo)
200 g di fragole
sale
Far lessare gli asparagi e tagliarli a tocchetti. Mondare le fragole e
tagliarle a pezzettini. Mescolare velocemente con una forchetta la panna
e le uova, aggiungere le fragole e gli asparagi e aggiustare di sale
Accendere il forno a 200 gradi
Foderare con carta da forno una tortiera di 26 cm di diametro, oppure ungere 10 stampini monoporzione.
Con il mattarello, stendere la pasta al vino in una sfoglia sottile e
rivestire gli stampi. Riempirla con il composto e mettere in forno per
30 minuti ( 18 se mini quiches). La torta è pronta quando il ripieno di
gonfia e i bordi sono dorati.
Mentre raffredda, preparate la glassa al balsamico
Ci vogliono 250 ml di cancarone spacciato
per aceto blasamico 8 per i non genovesi: la qualità peggiore di aceto
balsamico che trovate in circolazione). Metteteli in un casseruolino dal
fondo spesso e, a fiamma media, fatelo ridurre di 2/3. (Sbarrate le
porte della cucina, aprite le finestre e munitevi di fazzoletti da naso,
perché ne uccide più una sniffata che la spada...).
Servitelo a parte, raccomandando ai commensali di usarne qualche goccia- non di più.
per 10 bicchierini
500 ml di yogurt bianco ( zuccherato con zucchero d'uva, se proprio volete sentire un po' di dolce)
250 ml di panna montata
10 passion fruits ( o succo di passiflora)
2 fogli di colla di pesce ( o uno grande)
mettete la colla di pesce a bagno in acqua fredda e, quando si sarà ammollata, fatela scioglier ein poco yogurt, scaldato in un casseruolino dal fondo spesso. Se è possibile, sarebbe meglio evitare che il liquido dove si scioglie la colla di pesce prendesse il bollore: comunque sia, appena è caldo, strizzate il foglio, mettetelo nel pentolino, toglietelo dal fuoco e con un cucchiaio di legno mescolate rapidamente, fino a che si è ben sciolto. sempre lavorando fuori dal fuco, aggiungete un cucchiaio di yogurt al composto caldo e amalgamate bene, poi aggiungete un altro e così via, fino a quando lo avrete esaurito del tutto. Questo procedimento serve a non far formare i grumi nelle preparazioni che contengono colla di pesce, come già detto e ridetto, ma si sa: repetita iuvant...
Mettete lo yogurt in una capiente terrina e incorporate la panna montata, mescolando dal basso verso l'alto per evitare che smonti.
riemite i bicchierini e passateli in frigo per almeno due ore.
Poi aggiungete un topping di frutta- il passion fruit, come qui, oppure la fragola, come in quest'altra versione
Superfluo dire che il marito, dopo aver provveduto ad assaggiare le tre versioni ( nature, passional and strawberry), andata e ritorno, ha setenziato compunto che "la morte sua è col lampone..."
vorrà dire che ci attrezzeremo, la prossima volta...
buona giornata
alessandra
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