Saltello qua e là, fra i libri di ricette di Cook My Books perché se prima non riuscivo a cucinare, adesso non riesco a starmi dietro. Continuo ad invocare giornate di 48 ore, anche se poi me ne bastano 12 per mettermi KO: non è il tempo, signori miei: è l'età, purtroppo.
Ed è anche il cognome dell'autore del libro di questa settimana, quel Jesse Szewczyk per cui ogni volta mi partono 10 minuti buoni, per controllare lo spelling- e un'ora come minimo per sognare sulle pagine di Cookie: The New Classics, sua prima fatica che sta sbancando nel mondo dell'editoria gastronomica statunitense, portando con sé quella ventata di aria fresca di cui c'era assolutamente bisogno.
Tre ricette, finora, ma altre ne arriveranno (e altre le troverete sulla pagina FB o sul profilo IG di Cook My Books)- e questa è la prima: dei Crinkle assolutamente spettacolari, i primi a venirmi bene non solo nella forma ma anche nella sostanza. Leggeri, aerosi, senza nessun effetto mappazza dietro l'angolo.
Mio marito ha commentato che "sanno un po' di detersivo"- perché i preserved lemon a casa nostra si chiamano Last al limone: ovviamente, a me piacciono da impazzire ma, se siete del suo partito, usate del limone candito :)
PRESERVED LEMON CRINCKLE-COOKIES
Jesse Szewczyk- Cookies: The New Classics
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da Jesse Szewczyk- Cookies: The New Classics
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Ingredienti per una ventina di pezzi
113 g di burro a temperatura ambiente
270 g di zucchero semolato, diviso in due parti
20 g di scorza di limoni sotto sale, tagliata a cubetti molto piccoli
2 uova grandi, a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
320 g di farina 00
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci
75 g di zucchero a velo
Per ricavare la buccia dai limoni sotto sale, sciacquate bene sotto l'acqua due limoni e tagliateli in quarti. Con le dita, separate la scorza dalla polpa e tagliatela finemente. (in questa ricetta non è previsto l'uso della polpa: io di solito non la uso mai)
L'impasto può essere preparato prima e conservato anche qualche giorno, in una terrina perfettamente sigillata con pellicola trasparente da cucina. Lasciatelo riposare 10 minuti a temperatura ambiente, nel caso in cui dovesse essere troppo duro e impossibile da lavorare.
PROCEDIMENTO
1. Con le fruste elettriche o nel mixer, montate il burro con 200 g di zucchero semolato e la scorza di limone tagliata fine, fino a quando sarà diventato morbido e spumoso. Sempre senza smettere di montare, ma a velocità più bassa, aggiungete le uova e l'estratto di vaniglia e montate fino a quando il composto diventerà pallidissimo e molto spumoso (2-3 minuti). Smettete di montare, aggiungete la farina e il lievito e incorporatela, montando alla minima velocità, per 1 minuto o due: appena la farina è incorporata, spegnete tutto, sigillate la ciotola con pellicola trasparente da cucina e mettete in frigo per 2 ore.
2. Nel mentre, mettete il resto dello zucchero semolato in una ciotolina o in un piccolo piatto fondo e lo zucchero a velo in un'altra ciotolina o in un altro piatto fondo
3. Preriscaldate il forno a 180°C e sistemate le griglie rispettivamente nella posizione più bassa e più alta rispetto alla metà. Rivestite due teglie da biscotti con carta da forno
4. Prendete l'impasto dal frigo e formate tante palline del diametro di circa 2,5-3 cm. Lavorando con una pallina alla volta, passatele prima nello zucchero semolato e poi in quello a velo. Passatela poi delicatamente sul palmo delle mani, per renderla perfettamente rotonda: fate questa operazione sopra la ciotola dello zucchero a velo. Trasferitele via via sulle teglie preparate, a 4-6 cm di distanza l'una dall'altra (qui dipende dalla grandezza dei vostri crinkle: visto che si allargheranno un poì in cottura, meglio tenerli ben distanziati).
5. Infornate le due teglie contemporaneamente e scambiate loro il posto a metà cottura: in totale devono cuocere dagli 11 ai 15 minuti, fino a quando i biscotti saranno gonfi e le spaccature ben delineate.
Lasciar raffreddare completamente in teglia, prima di consumarli.
Si conservano fino a due settimane, in una scatola di latta ermeticamente chiusa
NOTE MIE
In almeno 10 anni che cerco la ricetta perfetta, la trovo quando ormai ci avevo rinunciato. Al di là dei limoni sotto sale, è proprio la tecnica che andrebbe imparata a memoria, perché risponde davvero a tutte le domande, prima fra tutte "perché agli altri vengono belli definiti e a me no"
Il segreto è nella doppia panatura :) partendo dallo zucchero semolato e poi lo zucchero a velo: ormai lo hanno svelato, anche se nella maggior parte dei blog ancora non si trova (se si trova, lo hanno aggiunto dopo- e ho decine di crinkle sfatti a dimostrarlo :) - ma comunque è un sollievo vederlo messo nero su bianco, senza dover partire con le consultazioni on line
Ma la parte più interessante è, come sempre, quella che non si vede: perché, purtroppo, questi amori di biscottini sono dei bulloni che ti restano in gola, prima, e sullo stomaco poi. Anche qui, ne avrò mangiati a quintali, perché sono buoni- ma la leggerezza è un'altra cosa. E la trovate qui, in queste dosi e in questo procedimento.
Dico subito che i miei crinkle sono poco cotti: ansia da rughe :), ero così contenta che finalmente non si sciogliessero nel forno che ho seguito i tempi di cottura alla lettera, mentre il mio forno ne avrebbe richiesti uno o due di più. Ora che so che regge tutto, prometto che i prossimi saranno perfetti (anche se, comunque, già così sono andati a ruba e meno male, perché altrimenti me li sarei mangiati tutti io).
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