giovedì 11 giugno 2020

CINNAMON SCROLLS (SENZA LIEVITAZIONE) CON CUSTARD AL LATTE CONDENSATO



Come scrivevo ieri su Instagram, sono stata a lungo indecisa se pubblicare o meno questa ricetta, perché è un attentato al peso forma e l'equivalente di una bestemmia in chiesa per le nuove tendenze delle diete anti zucchero. Perché, per quanto abbia cercato di ridistribuirlo, rispetto alla ricetta originale (sbagliata, per altro), qui c'è dolcezza sufficiente a far salire la curva glicemica solo a leggere gli ingredienti. Aggiungo anche che l'effetto finale è appiccicoso, per cui se fate tanto di mangiarne un bocconcino, trattenendovi con morigeratezza, finite per succhiarvi le dita come un esercito di neonati affamati- e tanti saluti ai buoni propositi. 
Comunque, siccome vi sono amica, la ricetta su Instagram non l'ho pubblicata. 
Ma se già è dura resistere a questa porcata, è impossibile resistere alle vostre suppliche- O AMICHE VIRTUOSE CHE AVETE TUTTE UNA TANICA DI LATTE CONDENSATO IN DISPENSA...

CINNAMON SCROLLS CON CUSTARD AL LATTE CONDENSATO 




La ricetta è apparsa sull'ultimo numero di una rivista inglese che preferire non citare perché secondo me è sbagliata. Ve la trascrivo con le modifiche e gli errori- anche perché la mia versione ha bisogno di essere perfezionata. Siccome mio marito mi ammazza, se oso riportare in tavola una roba del genere (sarebbe a dieta, capitelo), lascio a voi l'onore di migliorare il tutto. 
La figata è che questi sono "Scrolls" e non "rolls"- ossia, non devono lievitare e sono molto più simili alle frolle finlandesi con la meringa di qualche tempo fa. La cottura a bagno in questa finta custard (non ha le uova, praticamente è un bagno di latte e zucchero) le rende più morbide. Ma vediamo tutti i passaggi 

RICETTA ORIGINALE 

Per gli scrolls 

2 cups e mezzo di farina autolievitante
100 g di burro a pezzetti, freddo di frigorifero
3/4 cup di latte

per il ripieno 
25 g di burro morbido (io l'ho fuso)
1/4 cup di zucchero di canna 
1/2 cucchiaino da caffé di cannella in polvere 

per la custard  al latte condensato 
1 lattina di latte condensato (395 ml)
2 cup di latte intero
1/2 cup di zucchero
25 g di burro 

Le mie modifiche, già subito appena letta la ricetta sono state le seguenti
  1.  ho leggermente addolcito la frolla, a cui ho anche aggiunto un pizzico di sale, con 2 cucchiai di zucchero a velo, setacciato. 
  2. ho raddoppiato le dosi della cannella nel ripieno
  3. ho eliminato completamente lo zucchero dalla custard e ridotto il burro della metà. 
  4. ho aggiunto i semi di mezza bacca di vaniglia, per profumarla un po' 
PROCEDIMENTO
Incorporate il burro alla farina come se doveste fare una frolla
Quando farina e burro si sono amalgamati a formare grosse briciole, unite zucchero e sale e il latte, poco alla volta, impastando fino ad avere una pasta elastica e liscia. 
E' meglio aggiungere il latte poco alla volta perché potrebbe servirvene meno, come è successo a me. Lavorando il composto a mano, potete rendervi subito conto di quando è il momento di smettere: appena l'impasto acquista la consistenza richiesta, è pronto. 

Spolverate leggermente il piano di lavoro con poca farina e fate lo stesso con il mattarello. 
Stendete l'impasto in un rettangolo di  15x30 cm e pareggiate i bordi. 
Fondete il burro e stendetelo uniformemente sul rettangolo di frolla, con l'aiuto di un pennellino. Spargete lo zucchero con le mani, poco alla volta, in modo uniforme e fate lo stesso con la cannella: se avete uno spargi zucchero sarebbe l'ideale, io uso le dita :) 

Iniziando dal lato lungo, arrotolate strettamente il rettangolo, formando un rotolo. 
Dopodiché, la ricetta diceva di tagliarlo in 8 pezzi uguali, di disporli in una teglia di 15x25 cm e di irrorarli con la custard. 
E qui sono iniziati i problemi, perché  a me sembravano troppo alti e così, invece che in 8 parti, li ho tagliati in 15. Col risultato che la custard si è rivelata troppa, perché ne è bastata metà per coprirli tutti. 
Quindi, qui per me c'è il primo errore: secondo me, si doveva arrotolare dal lato corto. 

Ma andiamo con ordine
Ho tagliato gli scrolls e li ho messi nello stampo che vedete, 18 cm, piuttosto vicini gli uni agli altri. Lo stampo, ovviamente, era stato imburrato e infarinato. 
Ho messo in frigo, ho acceso il forno a 190°C come da ricetta e ho preparato la custard. 

La ricetta dice di mettere tutti gli ingredienti in una casseruola, portare a leggero bollore mescolando, e spegnere appena lo zucchero si è sciolto. Io non ho messo lo zucchero, ho solo fatto bollire un pochino di più (5 minuti), giusto per far prendere alla "crema" una consistenza leggermente meno liquida. Poi l'ho versata sugli scrolls (ovviamente, prima li ho tirati fuori dal frigo)

Naturalmente, era esattamente il doppio di quella che sarebbe servita. Con metà dose, gli scrolls erano gia sommersi. 

Li ho infornati e li ho cotti, secondo le istruzioni: 
- 20 minuti a 190 gradi, poi spennellarli di nuovo con la crema (si presume quella nella teglia, il verbo usato, to baste, è quello che si usa per spennellare i tacchini del Ringraziamento, in forno) 
-15 minuti, sempre a 190°C , o fino a quando saranno dorati. 

Nel mio caso: 
-dopo 20 minuti, non era praticamente successo niente, gli scrolls erano ancora in apnea. 
-dopo mezz'ora, la crema ha iniziato ad addensarsi, rendendo vana ogni operazione di spennellamento (ci ho provato, mi si sono incollate tutte le setole del pennello- meno male che era in silicone)
- alla fine l'ho lasciato lì e l'ho tirato fuori quando mi sembrava cotto (almeno una 40ina di minuti, ma il mio forno ha i ritmi dei Caraibi più che dell'Equatore, se la prende comoda con tutto)

Sinceramente, pensavo che questi Scrolls sarebbero finiti nella rumenta. Non mi preoccupava il sapore, quanto la cottura - e in effetti, col senno di poi, qualche minuto in più di forno avrebbe giovato (la parte a mollo era ancora un po' umida). 
Sarà stato per il livello basso delle aspettative, ma al primo assaggio "si sono lasciati mangiare". Al secondo, li abbiamo voluti mangiare, senza l'aria di fare la buona azione quotidiana. Al terzo, li ho nascosti. 

Solo per poter dire che si conservano fino a tre giorni, in un contenitore ermetico. 


2 commenti:

  1. Mi sono vista l'esercito di neonati che si lecca le dita.... le tue non sono ricette, sono racconti brevi, da gustare... slurp !

    RispondiElimina
  2. Mai detto meglio!!! “Racconti brevi da gustare”!

    RispondiElimina