martedì 23 settembre 2014

BOUNTY ALLA CREMA DI RISO PER L'MTC N. 41


Prima che partano le raffiche di mitraglia: gioco fuori concorso. 
Però, gioco. 
E, diciamocela pure tutta, gioco come se fossi una concorrente, con lo stesso spirito di una concorrente: per imparare quello che non so, per approfondire quello che so e per avere finalmente una scusa per spingermi un po' oltre i libri di cucina e dar voce alla mia fantasia, che intanto, se va male, è "colpa dell'MTC".
In più, c'è tutta la intricata questione del giudizio finale (quello tutto maiuscolo, sia chiaro:-): perchè è vero che qualche volta rifaccio le ricette, ma solo perchè mi piacciono, mi incuriosiscono, mi entusiasmano: ma questo non significa penetrare nei meccanismi della gara, ma solo coglierne i frutti. 
E vi assicuro che non è la stessa cosa. 
Tanto per fare un esempio concreto: per il mio livello di conoscenze, questa sfida sul riso sarebbe dovuta durare almeno tre mesi. Perchè io sono "fortissima" con la cottura nel latte; muovo i primi passi con il pilaf; e guardo da lontano il metodo dell'assorbimento. 
Per mille motivi, tutti legati alla mancanza di tempo, mi son trovata costretta a sceglierne uno: e visto che, per altrettanti mille motivi, ultimamente sono costretta ad eseguire in modo pedissequo, in cucina, e assai poco a seguire le inclinazioni della mia fantasia, ho deciso di buttarmi sul metodo che conosco meglio e provare a divertirmi un po'. 
Al momento, le produzioni ammontano a tre, ma quella che avrei voluto far partecipare alla sfida è la quarta: diciamo che son tutti riscaldamenti a bordo campo. 
Nella speranza di riuscire ad entrare in partita ;-)


BOUNTY ALLA CREMA DI RISO
(RICE BOUNTY)

Tutta colpa della Fede Bertuzzi e dei suoi bounty veloci, che mi si sono ficcati in testa a mo' di chiodo: e mettiamoci anche l'amarcord dell'infanzia felice, in cui i Bounty costituivano la trasgressione esotica, in un paese dove la merenda a scuola era il Buondì motta e quella a casa il pane e olio e la Nutella era concessa in dosi minime, in quelle maledette confezioni da cibo per gatti anoressici, che si iniziavano con la paletta di plastica e si finivano con la lingua, perchè tutto era accettabile, a quell'età, ma lasciar la Nutella negli angoli, no.
 In più, la mia infanzia è il riso e latte.  
Che a Genova è l'equivalente sommesso della focaccia. 
Quella, la mangiamo per strada. 
Questo, ce lo mangiamo in casa, al riparo da sguardi indiscreti, quando non c'è il tempo per il minestrone e il pesto, alla sera, è indigesto. Ma è nel nostro DNA, tanto quanto. 
E così, ci ho pensato un po' su  ed ecco cosa ho fatto

per circa 30 bounty

100 g di riso originario
500 g di latte fresco intero
1 lattina (400 g) di latte di cocco
70 g di cocco disidratato
100 g di zucchero

300 g di cioccolato fondente di copertura (io Valhrona, 70%)

Metodo utilizzato: cottura al latte

Sbianchite il riso facendolo scottare un minuto in acqua bollente: scolatelo, passatelo sotto l'acqua fredda e mettetelo nuovamente in pentola, coperto di latte bollente; aggiungete lo zucchero, mescolate bene e lasciate cuocere a fiamma bassissima fino a quando il latte si sarà completamente assorbito e i chicchi saranno gonfi e morbidi e avvolti da uno strato di crema. 
Scolatelo dalla pentola con un cucchiaio e lasciatelo intiepidire. 
Nel frattempo, scaldate quasi a bollore il latte di cocco, in una pentola capiente, e versatevi delicatamente il riso: mescolate e fate cuocere a fiamma bassa ma a recipiente scoperto, mescolando quasi di continuo. 
Quando il latte di cocco si è quasi completamente assorbito, aggiungete il cocco disidratato, mescolate energicamente e spegnete il fuoco. 
Versate il riso su carta da forno, livellatelo con una spatola e lasciatelo intiepidire. 
Inumiditevi le mani e modellate l'impasto in tanti salsicciotti, larghi max 2 cm: dopodiché, con un coltello, ricavatene tanti tronchetti, di lunghezza variabile da 3 a 6 cm. 
disponeteli su un vassoio, anch'esso rivestito di carta da forno, e teneteli in frigo da un'ora a una notte oppure in freezer per almeno mezz'ora. 
Il cioccolato andrebbe ovviamente temperato: io me la sono raccontata, sciogliendone metà a bagnomaria e poi aggiungendo l'altra metà a fuoco spento, facendola sciogliere nel cioccolato fuso, mescolando spesso. Sarebbe un metodo veloce, che no avevo mai provato finora e che necessita di un bel po' di affinamento, anche perchè il risultato mi ha soddisfatto per metà: nessuna patina bianca (essossoddisfazioni), ma sulla lucidità, abbiamo ancora da lavorare (astenersi battute cretine in merito: il soggetto è sempre il cioccolato)
 Anyway: 
appena il cioccolato è pronto, disponete i tronchetti di cocco su una gratella, sopra un foglio di carta da forno. dopodichè, chiudete gli occhi :-) e versate il cioccolato come se non ci fosse un domani. Raccogliete con una spatola quello che cade sul fondo e andate avanti, fino a che i vostri Bounty saranno rivestiti di uno strato piuttosto spesso: questo è uno strappo alla fedeltà all'originale, il cui "perché" va ricercato nel contrasto fra l'effetto "crunchy" della copertura e la morbidezza del ripieno. D'altronde, gli originali mica hanno il riso nel ripieno, no? 
Lasciateli raffreddare a temeperatura ambiente e poi teneteli in frigo, fino al momento di servirli. Si possono anche conservare in freezer.

agli amanti del cioccolato
ai nostalgici degli anni Settanta
ai celiaci
ai "dammene ancora uno, che intanto è fatto in casa"
ai sussiegosi delle praline
e ai piccoli e terribili micini neri, che devono ficcarsi in testa che non tutto è commestibile, meno che mai quando deve raffreddare fuori dal frigo

implicita nella ricetta. 
ho preparato anche dei "tartufi", di forma rotonda e sono altrettanto carini. 
Per quanto riguarda il ripieno, potete arricchirlo con una goccia di rum bianco, una spruzzata di lime oppure, per un gusto più morbido, con della scorza di limone. La copertura può essere variata (il cocco sta benissimo anche con il cioccolato bianco, per dire): tenete conto che il riso non si sente, alla fine: dà solo densità all'impasto (e in questo è una variante più sana del burro, posto che di ricetta sana si possa parlare, con una roba così)
Serviti a fine pasto, dopo il caffè, assieme ai liquori o regalati ai vostri ospiti al momento del congedo,  in confezioni fatte da voi (ne bastano tre, magari di forme diverse o con cioccolati diversi), diventano il suggello più goloso per un invito a cena. Ovviamente, sono perfetti per i regali di Natale. 
A domani, con la ricetta numero 2
Ale

38 commenti:

  1. Adesso mi riprendo dallo choc e poi forse riesco a mettere in fila due paroledi senso compiuto. Conto fino a tre. 1 - 2 - 3 . No impossibile! Questa roba passa l' immaginabile. E dire che a me proprio il riso e latte non piace. L'ho sempre detestato. Era una delleie poche certezze. Poi arriva l'Mtc e scompiglia tutto. Adesso tu dai il colpo di grazia. Son cose che a una certa età posso causare traumi. Se vado in terapia però mi porto i cioccolatini.

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    1. Sai cosa non mi piaceva, del riso e latte? la pellicola del latte bollito. L'ho sempre odiata. Al punto da non mangiare latte per almeno vent'anni. Mia nonna, che era genovese fino al midolo, ma capatosta come solo i Napoletani possono saperlo, non ha mai fatto uno sforzo per eliminarla: e quindi, mangiare il riso e latte era un mezzo tormento.
      E poi, alla vigilia dei 50 anni, faccio 'ste robe qui.
      Vuoi mica il numero della mia terapista? ;-)

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  2. ...Un riscaldamento a bordo campo nella speranza di entrare in partita???? WOW!!! Non vedo l'ora che tu entri in partita, allora!!!!
    I Bounty mi piacevano un sacco da ragazzina; adesso un po' meno, perché son fatti col cioccolato al latte e io preferisco di gran lunga il fondente (e il 70% per me è la percentuale giusta per i dolci).
    Posso chiederti che tipo di cioccolato Valhrona hai usato? Albinao? Trinitario?
    Il metodo di temperaggio per gemmazione lo devo perfezionare anch'io: è tutta questione di temperature, ma io ho poca pazienza e ancora non me lo sono studiato bene.
    Mi sa che questi Rice Bounty saranno l'occasione giusta per approfondire... e magari anche per avvicinarmi al cioccolato al latte (quello di Giava della Valhrona, con sentori di caramello, potrebbe stare bene qui).
    Grandissima Ale, non saprò mai esprimere abbastanza la mia gioia per l'apertura del tuo blog!!!!

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    1. Noir Guanaja o qualcosa di simile. la confezione da 250 grami. Più 50 g di un onesto Novi, al 72, mi pare.
      Il temperaggio mi vien bene sul tavolo del Masonshire. Acasa, è un casino: perchè devo sempre procurarmi questo benedetto pezzo di granito, ma è più complicato di quanto possa sembrare- perchè queli che ti tirano dietro sembrano delle lapidi e gli altri, costano un occhio della testa. Facessi cioccolatini a tutto spiano, ci penserei su. Ma così, no. Allora mi sto dedicando a questo qui del bagnomaria (dopo aver bruciato tutto il bruciabile col microonde): secondo me, potrebbe aprirsi una luce. Ma prima di arrivare in fondo al tunnel, ce n'è ancora, di strada...

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  3. Je t'adore, guarda.. :-) se i Bounty della Fede hanno colpito duro, i tuoi col riso hanno fatto una strage!!! io vivrei di riso e latte, e se poi c'è il cioccolato nessuno mi ferma più! se riesco faccio anche la mia versione, che ora che ho letto la tua ricetta è un pò diversa quindi non rischio di ledere il copyright! ;-)
    confessa: vabbè la Carola, ma TU quanti ne hai mangiati?? :-)

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  4. Con il tuo post è già partito l'amarcord delle merende fatte in casa e le tanto agnognate merendine (poche!) che non riuscivo mai ad avere! Il bounty era uno dei pochi dolci che era arrivato qui (molto prima di snickers, mars e altri) già negli anni '70 e che comunque mangiavo raramente. Per il resto, aspettavo di tornare a casa (USA) per strafarmi di schifezze di ogni sorta! Ora è il tempo del riscatto: bounty fatto in casa!
    Ciao Isabel

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    1. noi avevamo
      1. il mars e il bounty, alla voce "col cioccolato"
      2. le merendine ferrero alla marmellata di albicocche, quelle col pandispagna "marchiato" a ferro e a fuoco, che devono aver segnato più di una infanzia infelice.
      3. la girella, con il kamasutra dei mille modi per mangiarla (sostituita nell'adolescenza dalle rotelle di liquerizia della Haribo, l'unico legame indissolubile della mia vita)
      4. il buondì motta (per gli sfigati)
      5. il buondi motta al cioccolato (per i figli di papà, quelli che venivano a scuola con l'Alfa e non a piedi o nella simca)
      epoi c'erano le fiesta, ma quelle sapevano di liquore..:-)

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  5. Belli, fantastici, li voglio subito! :)
    Non oso immaginare quanto buono sia il ripieno perché potrei commuovermi!
    E dimmi....quanta soddisfazione danno?? :)))

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    1. ma infierisci pure????????????
      Te pudeat, vilissime rerum!!!!
      ti tengo un posto nel cerchio dei golosi, a te! :-)

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  6. E vabbè ma allora dillo!! :P
    Scherzo Ale, è proprio bello che partecipi anche tu! Sono felice e sarei ancora più felice se potessi addentare due o tre di sti bounty libidinosi!

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  7. Per fortuna non mi piace il cocco, sennò ero rovinata... :-D

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    1. se vuoi, ho mille alternative.
      mica vorrai lasciarmi sola, nel precipizio dell'aberrazione :-)

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  8. Van pelt, troppo simile, ma io non ho né 2, né 3, né 4 e quindi pubblicherò lo stesso. Che sia andata così vicina alla tua mente amatissima però non mi fa stare tranquilla.

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  9. Un piccolo tuffo nel passato biricchino, di quando mi avevano proibito cioccolato, cola, bevande gassate e qualsiasi cosa dolce e 'scartabile'. E più mi tenevano alla larga e più io correvo dal tabaccaio a fare scorta, finché un giorno sono saltati fuori da una scatola nascosta (mi sa non troppo bene) decine di involucri, di cui ricordo una prevalenza bianco azzura dei bounty. Che trauma ... e quanti scapaccioni!! Ebbene, direi che i miei chili di troppo dimostrano che non mi sono tenuta a distanza da nulla di tutto ciò negli anni, perché sono convinta che è meglio morire grassi e felici (ecco magari non a breve), quindi in queste bontà uniche mi ci tuffo in un baleno, sperando che poi non arrivi qualcuno a contare quanti ne sono rimasti ;)

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    1. concordo, non sai quanto. e intanto, questi non hanno involucri ;-)

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  10. Da fan sfegatata dei Bounty se mi assicuri che il riso non si sente lì provo immediatamente, anzi li provo anche senza rassicurazioni di sorta. Quei dieci barattoli di latte di cocco dovranno essere utilizzati prima o poi
    Poi ti farò sapere.

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    1. il riso lo senti un pochino sotto i denti, ma il sapore si perde del tutto. Tant'è che mia figlia, che sui bounty è integralista, prima era dubbiosa, poi nn la smetteva più di mangiarli. Secondo me, ti piacciono ;-)

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  11. Ritrovarti con un blog è stata la sorpresa di oggi,
    Aspettando le tue recensioni, magari mi torna voglia di cucinare!!!
    Paolina

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    1. le devo riprendere. Pensa che in questi due anni senza blog ho tenuto conto dei libri che ho letto e quest'anno sono a quota 81...anche solo due righe di recensione, sai quanto mi servirebbero?

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  12. Già alla parola Bounty morivo, se poi ci aggiungi il cioccolato per eccellenza beh ... dillo che stai tramando contro il mio debole tentativo di morigeratezza post vacanze e pro eliminazione rotolini!!!! Dal cellulare non riuscivo a commentare e quindi finalmente posso dirti anche qui BENTORNATA! Mi mancavi un po'....

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    1. com'era, "se lo spirito è forte e la carne è debole, com'è che vince sempre la carne?"
      ecco :-)

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  13. Fantastica ricetta che mi ha steso, non avrei mai pensato di fare i bounty con il riso è un'idea favolosa che ti copierò sicuramente
    1 - è una ricetta che partecipa alla sfida e quindi è giusto provarle
    2 - ci starebbero a meraviglia vicino ai miei con cocco e ricotta
    3 - è stragolosa e non si può rinunciare a tanta meraviglia
    4 - deve entrare a far parte di quella splendida sezione a te dedicata e che ancora langue anche se ricette in lista d'attesa ce ne sono, ma come sempre il tempo la fa da tiranno ............. però non demordo

    con la lingua incollata allo schermo resto in attesa della tua prossima meraviglia
    un abbraccio
    Manu

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    1. io mi son fermata al punto 2.
      dammi solo 5 minuti di tempo :-)

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  14. per fortuna che hai specificato che giochi fuori concorso altrimenti non c'erano più storie.. ahahhh.. scherzo naturalmente!! sei una grande e se questo è il primo e gli altri son meglio mi metto comoda e mi organizzo per non rimanere troppo a bocca aperta!!!!

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    1. questi sono una scemata.
      mai avrebbero potuto vincere.
      anzi, è da stamattina che mi chiedo perchè li ho fatti.
      ... dopo che son salita sulla bilancia, intendo ;-)

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  15. Ecco, io queste cose NON LE DEVO VEDERE!! NON DEVONO ESISTERE!!! :S
    Troppo belli, e sicuramente troppo buoni.. non oso immaginare il quid in più del riso, per me che sono una fan del risolatte!

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  16. what a lovely, lovely recipe! Rice pudding and coconut and chocolate....wow.
    Ale, I emailed you, hope you received my message!

    --Ann

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    1. P.S. I read above you love licorice pinwheels by haribo? Me too!!! I am in my forties and still love them. And buy them in 5 lbs bags.
      --Ann

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    2. ricevuto tutto e risposto, o my "sister in licorice pinwheels by haribo"!
      ps. tu come le mangi? a morsi, tutte intere, srotolandole, srotolandole e dividendole....? :-)

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  17. Cara Ale, spediscimene qualche pralina.
    Complimentissimi!
    :*

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    1. temo le debolezze delle Poste Italiane (e dei loro postini...:-)

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  18. Solo la parola Bounty mi provoca un fremito per via del collegamento immediato a Mel ma questi salsicciotti ciocolatosi me lo fanno dimenticare....Per me con un tocco di lime, grazie :-)

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    1. guarda che io li aspetto con le acciughe. Perchè un'ideina a me sarebbe pure venuta...;-)

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    2. Anche a me in questo preciso istante ;-) ne riparliamo dopo il 5 ottobre....buona giornata!

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