di Alessandra
Sabato prossimo, a casa nostra, la creatura festeggia il suo quindicesimo compleanno.
Il che, tradotto in termini organizzativi, significa che fra grosso modo una sessantina di ore, io avrò la casa piena di adolescenti inquieti, con annessi e connessi su cui preferisco non soffermarmi. Almeno per ora.
Al momento, infatti, la principale fonte della mia inquietudine è il numero dei partecipanti. Perchè, a grosso modo una sessantina di ore dall'inizio dell'Evento, la lista degli invitati suona grosso modo così:
1. la IV A, quasi tutta
2. la V D , non tutta
3. qualcuno della III L
4. e poi tutti gli altri.
Va da sè che le abbia provate tutte, ma invano. Alle ore 7.30 del 20 maggio, l'unico successo degno di questo nome è che avrò una lista nominale. Quando, non è dato saperlo, ma l'avrò. E comunque, sia chiaro, le mie sono preoccupazioni inutili, in confronto alle sue, visto che al già greve carico del "sono brutta- sono triste-sono troppo magra-sono troppo grassa" si è aggiunto il turbamento più atroce di tutti: e cioè il terrore che sua madre voglia rovinarle la festa, ostinandosi a cucinare, anzichè comprando patatine, popcorn e salatini, "come fanno tutti".
Pare che una festa dei 15 anni con un buffet preparato dalla mamma sia in cima alla hit delle Cause del Pubblico Ludibrio. E questo anche se la metà degli invitati gozzoviglia beatamente da anni nella mia cucina e se almeno un terzo degli stessi ha goduto di teglie di muffins al triplo cioccolato infornati alle 4 del mattino o di colazioni che "finchè non ho fatto fuori l'ultima briciola di 'sta torta, col cavolo che dici a mia madre di venirmi a prendere".
Però, per la festa, non va bene.
E quindi, son qui che sto lambiccandomi il cervello con una lista della spesa che neanche festeggiassimo la Barbie e le sue amiche, da tanto alta è la percentuale di plastica, scervellandomi su cosa comprare che non sia per lei fonte di assoluta vergogna (i cipster, per esempio: ai miei tempi erano da orgasmo multiplo, ma adesso????) e, soprattutto, organizzando la spesa tre quartieri più in là, nel timore di essere riconosciuta.
Una concessione, però, mi è stata fatta. Perchè, a discapito delle mode e del gruppo e di tutto quanto fa "famolo uguale", c'è una mia creazione culinaria che oltrepassa i confini di casa nostra, abbatte le barriere del pregiudizio, travolge l'in and out, riconcilia lo yin e lo yan, mette d'accordo tutti, insomma. I miei insuperabili, incomparabili, ineguagliabili salatini ai wursteln. "quelli lì, falli, mamma, che ti riescono bene..."
(La torta che vedete qui sotto è stata quella con cui si sono festeggiati i 15 anni della creatura in famiglia. Che, ovviamente, mi è stata imposta dalla figlia che, altrettanto ovviamente, l'ha benedetta con una ditata ancor prima che la si tagliasse (foto sopra). E ha preteso che non si facessero foto al dolce, "almeno il giorno del mio compleanno!" E guai, dico guai, ad offrirne una fetta a qualcuno, senza il suo benestare. Però, evidentemente, le feste con i genitori sono vintage- e quindi, ci sta di essere al settimo cielo quando si sfasciano i regali, di ridere tutto il santo giorno perchè si hanno quindici anni e, soprattutto, di farsi fuori un'intera torta ai tre cioccolati, incuranti dei brufoli e di quello che diranno a scuola. Sabato torneremo trendy, con pop corn, patatine e languore, nello stomaco e sul viso. Ma per un giorno, ce la siamo goduta...)
per il biscuit
(ricetta della base del fraisier)
4 uova non separate
120 g di farina
140 g di zucchero
40 g di burro fuso
Accendete il forno a 220 gradi (210 se in modalità ventilata)
In una bastardella mettete le uova e lo zucchero e, con le fruste elettriche, inizate a montare. Dopo circa cinque minuti, proseguite l'operazione a bagno maria, fino a quando le uova non triplicano di volume e diventano bianche e spumose. Togliete dal fuoco e aggiungete la farina, incorporandola con una spatola. In ultimo, il burro fuso tiepido.
Prendete una teglia da biscotti e rivestitela con un foglio di carta da forno.
Versate il composto per il biscuit sulla teglia e, con l'aiuto di una spatola, lavorando delicatamente perchè non si smonti, stendetelo per tutto il perimetro della teglia.
Infornate per 4 minuti
Appena sfornato. copritelo con un canovaccio pulito e rovesciatelo sul piano di lavoro, in modo che la parte coperta dalla carta da forno resti sopra. Togliete delicatamente la carta da forno, eventualmente bagnandola con una spugnetta umida per staccarla meglio
Prendete il piatto da portata e ricopritelo con un foglio di carta da forno, in modo che sbordi di circa 5 cm da due lati opposti. Tagiate a metà questo foglio e disponetelo di nuovo sul piatto da portata, leggermente sovrapposto. Questo trucco serve per evitare di sporcare il piatto.
Con un anello da pasticceria, ritagliate un cerchio della misura esatta del diametro dell'anello, a seconda di quanto volete che il dolce sia grande. Per le dosi della mousse, siamo intorno ai 24 cm
per la mousse al cioccolato fondente
1o0 g di buon cioccolato fondente
3 cucchiai di zucchero
2 chiare d'uovo
1 foglio di colla di pesce
250 ml di panna
per la mousse al cioccolato al latte
140 g di cioccolato al latte
2 chiare d'uovo
1 foglio di colla di pesce
250 ml di panna
per la mousse al cioccolato bianco
140 g di cioccolato bianco
25 g di burro
2 chiare d'uovo
250 ml di panna
per la mousse al cioccolato, seguite il procedimento, come descritto qui
per la mousse al cioccolato al latte, fate fondere il cioccolato a bagno maria e fatelo raffreddare mescolando bene con una spatola: deve rimanere fluido.
Fate sciogliere la colla di pesce in pochissima panna liquida, scaldata sul fornello e aggiungetela al cioccolato, sempre mescolando. Quando è bene amalgamata, aggiungete la panna montata e, alla fine, gli albumi montati a neve
per la mousse al cioccolato bianco:
fate fondere il cioccolato bianco a bagnomaria, con una noce di burro.
Perchè? Non lo so. Però, ho notato che, se aggiungo un po' di burro, il cioccolato bianco sciolto non mi si divide mai, cosa che invece ogni tanto capita se non lo metto. Le difficoltà della lavorazione di questo tipo di cioccolato dipendono dalla maggior percentuale di burro di cacao, per cui non è semplicissimo da sciogliere, temperare etc etc. Da quando metto il burro, però, mi sono semplificata la vita.
Procedere come per la mousse al cioccolato al latte
Assemblaggio del dolce:
Ritagliare un cerchio dal biscuit delle stesse dimensioni dell'anello da pasticcere e posizionatelo sul piatto da portata, meglio se con della carta da forno sotto (v. sopra). Riposizionare l'anello sul biscuit, in modo da non lasciare spasi vuoti sul fondo. Stendere il primo strato di mousse al cioccolato fondente e mettere in frigo per un'ora.
Dopo un'ora, aggiungere la mousse al cioccolato al latte e poi far riposare in frigo.
dopo un'altra ora, aggiungere la mousse al cioccolato bianco e lasciare in frigo per almeno tre ore.
Per servire, togliere l'anello e decorare la superficie a piacere
La torta della foto ha due soli strati e le decorazioni fatte con la mousse al cioccolato al latte, per il semplice motivo che mi mancava il tempo materiale per soddisfare in pieno alla richiesta della festeggiata. Il core de mamma ha ceduto di fronte al diktat della ricetta, che vuole i tre cioccolati uno in cima all'altro.
Per quanto riguarda la tempistica, il riposo in frigo è fondamentale; nei tempi di riposo, si prepara la mousse successiva che si versa semplicemente sopra l'altra. Ricordatevi di livellare subito la superficie, perchè dopo è troppo tardi.
Non è il caso di bagnare il biscuit, perchè la mousse è molto umida. Se proprio dovete, usate uno sciroppo al rum oppure al cointreau.
Classicissima porca figura, of course...
Buon Appetito
Alessandra
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