Singapore, domenica 3 gennaio
Giornata Nazionale deiCavatelli
Non è vero che qui a Sin Sing non esistano le stagioni.
Le stagioni ci sono- e sono pure quattro, come nel resto dell'universo mondo.
Si chiamano solo diversamente, tutto qui.
Abbiamo la stagione del CALDO.
Poi quella del PIU' CALDO.
Poi quella del CALDISSIMO.
E, infine, quella delle PIOGGE.
Che è la stagione nella quale siamo immersi ora, fino al midollo.
Per avere idea di che cosa si intenda qui, per stagione delle piogge, dovete immaginarvi di stare sotto una serie ininterrotta di secchiate d'acqua, col caldo.
Una specie di gavettone estivo, per capirci, con due sole differenze
1. la prima è che non finisce
2. la seconda, è che sei vestito.
Superfluo aggiungere che la somma delle due costanti dà un unico risultato- cioè un umore di merda.
Ma visto che è superfluo, non ne parliamo.
Oltre alle costanti, esistono poi le variabili che, nella fattispecie, sono date dal fatto che il malito della signo-lah odia gli ombrelli, tutti- e la signo-lah ama le ballerine, tutte- e quelle in pelle umana di più.
Quindi prendete i 4 giorni di pioggia, l'umore di merda, l'idiosincrasia per gli ombrelli e l'amore per le ballerine in pelle umana-e immaginatevi la scena....
Sabato 2 gennaio, uscita della metropolitana dopo la spesa settimanale.
Una trincea di borsine -e un muro d'acqua di fronte.
"Aspetta che apro l'ombrello"
"No, vado senza"
"Ma figurati se vai senza...viene giù il mondo"
"Ho detto che vado senza. Anche perchè sotto il tuo ombrello in due non ci stiamo"
"Beh, non è vero che non ci stiamo: ci stringiamo e ci stiamo"
(qui è partita una mezz'ora di calcoli geo-ergonomici per farmi capire che il diametro dell'ombello unito alla curva delle stecche non era compatibile con la misura delle nostre spalle, circonferenza seno della sottoscritta compresa-e ve la risparmio tutta, anche l'ultima parte)
"intanto, ho il cappellino"
Il cappellino è l'ultima fornitura antipioggia, regalo dello scorso Natale della cleatu-lah, incapace di resistere alle lusinghe di una cloche artigianale che campeggiava in una vetrina di Arab street: secondo lei, meritava di finire sul capo dell'augusto consorte, "perchè è rossoblu". Secondo me, sarebbe stato meglio lasciarla dov'era: perchè provate ad immaginare cosa significhi girare per Singapore accanto ad un quintale di marito, sul cui capo troneggia questa roba qui...
Per inciso, non è neppure impermeabile.
Ma ormai è solo un dettaglio.
Ovvio che, dovendo affrontare da solo la pioggia, munito solo del cappellino, l'impavido dovesse concentrare tutte le sue forze sull'impresa-e non potesse portare le 789028300 borsine della spesa settimanale
Quelle, le abbiamo lasciate alla moglie.
Che, intanto, aveva l'ombrello.
E il fatto che abbia solo due mani, è un altro dettaglio su cui è meglio non soffermarci.
Non prima che abbia finito il Tachiflu, intendo...
Oggi sul Calendario del Cibo Italiano di AIFB si festeggia la Giornata Nazionale dei Cavatelli, a cui non contribuisco per acclarata assenza di manualità: ma ci pensano Patty e i soci che partecipano attivamente alla festa con le loro ricette, a celebrare questo piatto come merita.
Qui invece si va in Brasile, con un flan facilissimo, che sembra una crème caramel, ma è mooooolto, mooooolto, moooolto più semplice da realizzare- e altrettanto buono.
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