La ricetta che segue fa sempre parte del voluminoso archivio del blog che fu e risale al 2012: si tratta di una "prima volta" a cui ha fatto seguito una seconda e una terza e una quarta-e tutte pure multiple,visto che ormai sono (anche) "quella dei pomodori secchi". Le prove successive hanno apportato varianti innumerevoli, tutte dettate dall'estro del momento e tutte soggette alla imperiosa regola del "de gustibus": nessuna, comunque, ha comportato quantitativi precisi: "non ricetta" era e "non ricetta" è, insomma. Ma buona da far piangere...
Le dosi precise non esistono: i barattoli che vedete nella foto, da 150 ml, contengono circa una ventina di pomodori, che pesano all'incirca un etto. Neppure esiste una ricetta codificata: c'è chi mette acciughe, chi pezzetti di tonno, chi abbonda nelle spezie, sia per varietà che per quantità. Trattandosi della prima volta, sono andata cauta e mi sono limitata ad aglio, origano e peperoncino, ma nulla vi vieta di variare sia il numero degli ingredienti che le dosi. Quello che invece è inderogabile riguarda la sbollentatura dei pomodori in acqua e aceto: anche qui, proporzioni variabili (anche metà e metà), ma l'essenziale è che questa operazione si faccia: i pomodori accumulano polvere e altre impurità e l'unico modo per essere sicuri che siano davvero puliti e disinfestati è farli sbollentare in una soluzione di acqua e aceto per una decina di minuti. Gettateli nella pentola appena inizia il bollore e, appena questo riprende, abbassate la fiamma, per evitare che cuociano. dopodichè, scolateli su un canovaccio pulito, piuttosto distanziati l'uno dall'altro e fateli asciugare. Anche questaa è un'operazione importantissima, perchè l'umidità non giova alle conserve: lasciateli all'aria tutta la notte e se è il caso anche qualche ora di più. Dovranno essere perfettamente asciutti, quando li metterete nel barattolo. Per quanto riguarda questi ultimi, io ho usato barattoli nuovi: li ho sciacquati bene sotto l'acqua calda e poi li ho tenuti per dieci minuti in forno, a 100 gradi. Poi, ho iniziato a riempirli, in questo modo: -strato di pomodori, ben pressati, in modo da non lasciare spazi vuoti. Poi, una fettina o due di aglio e un bel pizzico di origano. Secondo strato di pomodori, sempre con l'avvertenza di pressarli bene, aglio e origano e così via, fino ad arrivare appena sotto il bordo del barattolo. a quel punto, ho riempito d'olio e poi ho lasciato riposare, sotto a un telo, senza coperchio, il tempo necessario a che l'olio si infilasse bene in tutti gli spazi. Dopo un'oretta, ho controllato e ho fatto qualche rabbocco, laddove necessario: l'olio deve coprire completamente l'ultimo strato di pomodori. Ho poi messo un peperoncino e ho chiuso ermeticamente. Il giorno dopo, mi è venuta l'ansia da botulino e così li ho pure fatti sterilizzare: non è assolutamente necessario, tant'è che nelle varie ricette che ho trovato nessuna prevede questo passaggio, per il quale, quindi, non sono indicate nè le modalità nè i tempi previsti. E così, mi sono arrangiata, facendo bollire i vasetti per una mezz'ora e lasciandoli nella loro acqua, a fiamma spenta, fino al completo raffreddamento. Ripeto: per questo tipo di conserve, l'importante è he non ci siano tracce di umidità: i vasi devono essere perfettamente asciutti, così come asciutti devono essere gli ingredienti. Alla fine, dovete sforzarvi di dimenticarveli per un mese: so che è durissima, ma non esiste altro modo per resistere alla tentazione di aprire il barattolo prima del tempo.
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