mercoledì 28 gennaio 2015

C'ERA UNA VOLTA... CLAM CHOWDER- ZUPPA DI VONGOLE DEL NEW ENGLAND


 

Si può restare sordi e ciechi e insensibili di fronte a quella specie di flash mob virtuale con cui la parte più folle della rete (neanche a dirlo, quella più amata) ha pensato bene di ricordare il mio compleanno giusto a quei due o tre che non se lo sarebbero filato per niente? Sottolineando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Old fashioned è ancora più old, che il tempo passa anche dall'altra parte del mondo, anzi, lì arriva pure prima e che insomma bisognava festeggiare tutti la dipartita della sottoscritta? 
La risposta è no, naturalmente- e difatti sfido chiunque a dimostrare il contrario, visto che mi sono praticamente budinizzata, così, senza ritegno, davanti a tutti. 
Però, una parte di neurone non ha smesso di funzionare. 
E ha pensato a come fare a rendervi la parigl a contraccambiare. 
Di modi, ce ne sarebbero tanti, anzi: ce ne saranno tanti, perchè il bello di queste storiesul web è che non si esauriscono in un augurio in bacheca, ma crescono e si sviluppano in mille modi diversi. Ma quello che può accomunare tutti, qui sopra,è uno solo- e cioè, son le ricette. 
Fra le varie cose di cui mi son resa conto ieri è che c'è un gran numero di mie ricette sparse per il web, che meriterebbero una casa loro. Sì che ci sono le Ricette Orfane- nomen omen- ma non è la stessa cosa che averle raggruppate tutte nello stesso posto. 
E così, mi sono decisa. 
Ve le riposto tutte, con le mie note, laddove ho fatto delle modifiche, identiche alle originali, laddove non è stato il caso di intervenire. E, già che ci siamo, anche con la data e il post che le accompagnava, che è un modo per ricordare la mia vita dall'altra parte del mondo e tutto quello che ha segnato la mia esperienza sul web.
E visto che dall'altra parte del  mondo pare che ci sia freddo, comincio con una delle 
zuppe più gettonate, più preparate, più da porca figura che ci siano, vale a dire la...

 
(prima pubblicazione- 2009)


Ok, sparate pure sulla pianista- o sulla cuoca, che dir si voglia, perché l'autrice di questo terribile misfatto culinario sono io e non ho nessuna freccia al mio arco con cui difendermi. E, quel che è peggio, non ne ho neppure l'intenzione: perché a me 'sta atrocità qui sopra, piace da impazzire e, se non ci fossero i musi lunghi del marito da fronteggiare, giuro che me la preparerei molto più spesso di quanto in realtà riesca a fare: non dico tutti i giorni, ma una volta alla settimana sì.
Sto parlando, ovviamente, della Clam Chowder, piatto nazionale del New England, declinato in tutte le varianti possibili, con altri molluschi, con le verdure, con il pomodoro, ma sempre a partire dalla base che fa inorridire la gente di mare che sta al di qua dell'oceano- e cioè, l'accostamento dei molluschi con la panna.
Mia nonna, cresciuta a pesto e olio extravergine, stringeva addirittura gli occhi, quando le raccontavo dei miei trascorsi bostoniani, soffermandomi sulla bontà di questa zuppa, manifestando un rifiuto totale, anche fisico, per certe abominie. E non dubito che, se mai dovessi proporre a mio padre questo abbinamento, finirei disconosciuta, su due piedi.
Ciononostante, per me resta una delle zuppe di molluschi migliori che abbia mai assaggiato in vita mia e mai come in questo caso mi dispiaccio di certe chiusure mentali, che sbarrano la strada, per partito preso, alla diversità.
Quindi, in attesa di fondare un gruppo su Feisbuk , raccogliendo tutti i fans della zuppa di vongole del New England, vi dò la ricetta, con le dosi e le dritte che mi derivano dai soliti amici americani, che mai come in questi casi ringrazio di esistere...


CLAM CHOWDER


(2009)



per 4 porzioni

1 kg di vongole
100 g di pancetta affumicata in cubetti
1 cipolla medi, bianca o dorata
1 patata grossa (anche una e mezza)
450 ml di latte intero (più 50 ml, nell'eventualità di una zuppa troppo densa)
200 ml di panna
una noce di burro

Prendete una padella o una casseruola dai bordi bassi e dal fondo ampio e fatevi sciogliere getilmente una noce di burro: appena il grasso si è fuso ed ha ricoperto il fondo, mantenendo ancora il suo colore giallo, versatevi le vongole, dopo averle fatte spurgare (vedi sotto). Fate in modo che si dispongano sul fondo del tegame, in un unico strato: il calore deve arrivare in modo più o meno uguale a tutte, perchè si possano aprire quasi contemporaneamente e avere quindi una cottura uniforme. 
Mettete il coperchio, regolate la fiamma a livello medio, aspettate un minuto circa e poi scuotete la pentola, sempre senza scoperchiarla: in questo modo, le vongole si distribuiranno diversamente e anche quelle più lontane dalla fonte di calore potranno aprirsi. Non prolungate la cottura più del necessario: di solito, appena si schiudono, sono pronte per essere mangiate: tenete a portata di mano un piatto capiente, una pinza oppure una piccola schiumarola e controllate spesso a che punto sono: a mano a mano che le valve si aprono, estraete le vongole dalla pentola e mettetele sul piatto, da parte. 
Se dopo 2-3 minuti dovessero restare in padella vongole ancora chiuse, scartatele: significa che sono morte e, molto probabilmente, saranno anche piene di sabbia. 
Filtrate immediatamente il liquido di cottura che è stato rilasciato e che si è mescolato al burro, attraverso un colino rivestito di una pezzuona di lino o di cotone. eventuali residui di sabbia si depositeranno lì. Non buttate via il liquido filtrato, ma tenetelo da parte. 
Tornate alle vostre vongole: prendetene circa tre quarti ed estraete il mollusco dalle valve, delicatamente, prendendolo fra l'indice e il medio. Mettetelo da parte, in un piatto o in una piccola terrina. Tenete per dopo il terzo il quarto rimanente, che oltre che a completare il piatto, servirà anche per la sua decorazione. 
Dopodichè, preparate il chowder vero e proprio. 
Vi servirà una casseruola capace, sufficientemente grande per contenere circa un litro di liquido: consiglio sempre di utilizzare recipienti dal fondo largo e dai bordi bassi, visto che le fasi preliminari della preparazione di questa zuppa riguardano cotture veloci, per le quali è indispensabile che gli ingredienti si dispongano su uno stesso strato.      
Scaldatela a fiamma viva, senza alcun condimento: quando il fondo è abbastanza cadlo, non caldissimo, fatevi cuocere la pancetta:  attenti a non sottoporla ad unacottura troppo aggressiva, che le impedirebbe di rilasciare il suo grasso piano piano, diventando croccante e traslucida. Se vi pare il caso, abbassate la fiamma, mescolate un po' con un cucchiaio dilegno,sorvegliatela sempre con attenzione. il grasso deve sfrigolare, la pancetta deve rilasciare tutti i suoi profumi, mentre diventa di un rosso intenso e lucido. 
Scolatela con cura dal suo grasso, facendolo scendere sul fondo della pentola e mettetela ad asciugare su un foglio di carta assorbente da cucina. 
Mondate le cipolle, lavatele, affettatele molto finemente. 
Sbucciate le patate, lavatele, asciugatele e tagliatele a dadini, di mezzo cm di lato circa. 
Scaldate leggermente il grasso nella padella, poi versatevi le cipolle e le patate, insieme, tutte in una volta. spolverate lievemente con del sale fino, alzate la fiamma e, mescolando spesso, fatele insaporire: anche se il grasso non sarà sufficiente ad avvolgerle, essedevono comunque entrarvi in contatto, per impossessarsi del suo sapore. Aggiungete poi la pancetta, mescolate di nuovo, poi coprite con l'acqua delle vongole filtrata e il latte:abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e portate a cottura, lentamente, controllando ogni tanto: l'indicatore è la consistenza delle patate: quando vedete che cedono, sotto una leggera pressione dei rebbi di una forchetta, potete passare alla fase successiva.

Con un frullatore ad immersione, riducete in crema le patate, le cipolle e i cubetti di pancetta: questi ultimi sono più coriacei ed è probabile che qualche pezzettino resista alle lame del frullatore. Non datevene pensiero, concorrerà ad una consistenza più interessante e meno monotona, alla fine. Piuttosto, assicuratevi che il resto, le patate e le cipolle, siano ridotte ad una purea soffice e liscia. 
Se questa dovesse essere troppo densa, diluitela con altri 50 ml di latte o di acqua tiepida; se invece dovessse essere troppo liquida, ponetela nuovamente sul fuoco, sempre a fiamma bassa ma a recpiente scoperto, e fate restringere, lasciando sobbollire per pochi minuti. Vigilate sempre con attenzione, perchè basta un niente perché si attacchi al fondo. 

Una volta ottenuta la consistenza desiderata, unite le vongole sgusciate  e la panna e rimettete sul fuoco, facendo cuocere per una decina di minuti al massimo, senza far mai prendere il bollore. Fiamma bassissima, quindi e, se è il caso, tenetevi pronti a togliere velocemente la zuppa dal fuoco, per poi ricominciare la cottura, poco dopo.

Assaggiate, aggiustate di sale, unite le vongole con la conchiglia, date una bella mescolata e portate immediatamente in tavola, con accanto il macinapepe e del prezzemolo tritato di fresco, in modo che i vostri commensali possano scegliere da soli che cosa aggiungere e che cosa no, ad un piatto che, a parer mio, è perfetto così. 


SPURGARE LE VONGOLE


A meno che non siate fra gli eletti con personal fisherman, cercate di comprare vongole di cui sia possibile tracciare la provenienza. Credo che tutti i pescivendoli abbiano l'obbligo di venderle confezionate in sacchetti prepesati e anche se fa figo spargerle sul banco, chiedete sempre di  dare un'occhiata all'etichetta. E, già che ci siete, compratele confezionate

Consumatele in giornata. 

Prima di procedere con lo spurgo, controllatele velocemente, una ad una, eliminando quelle aperte o schiacciate. Una vongola sana è chiusa (a riccio, mi verrebbe da dire, ma mi taccio)

E ora, la vexata quaestio dello spurgo in acqua e sale. 

Per i puristi, non adrebbe fatto: si perde tutto il sapore, è la loro obiezione. Per certi versi, hanno ragione. Ma provate a risollevare gli umori di commensali che invece di spaghetti alle vongole e basta  hanno dovuto ingoiare anche la sabbia- e poi proviamo a riparlarne. 
L'unica soluzione, a parer mio, è contenere i danni, ottenendo il miglior risultato. Il che, nella pratica, significa
1. non prolungare l'ammollo oltre l'ora, l'ora e mezza. Considerate che le vongole che compriamo di solito hanno già subito un trattamento preventivo che comporta ache un parziale spurgo della sabbia, quindi i tempi lunghi non hanno senso
2. creare un ambiente salino il più possibile vicino a quello del mare: fa un po' ridere, detta così, quasi che il mare fosse solo una soluzione di acqua e sale e non un ecosistema complesso e variegato, ma tant'è: calcolate 35 g di sale fino per un litro d'acqua e dovremmo esserci
3. usare un recipiente di vetro o comunque trasparente, far riposare le vongole n frigo e, soprattutto, non agitarle mai.     

Trascorso questo tempo, dovreste vedere ad occhio nudo il sedimento di sabbia che si è depositato sul fondo (il che spiega il consiglio dell'utilizzo di un recipiente trasparente): a questo punto, scolatele con le mani (sennò, se le rovesciate con l'acqua e la sabbia, si vanifica tutto) in un colapasta e battetele velocemente ad una ad una sul piano del lavandino, dalla parte dell'apertura, per eliminare gli ultimi eventuali residui. 

Sciacquatele poi sotto l'acqua fredda, muovendole con le mani: c'è chi in questa fase raccoglie l'acqua del risciacquo in una pentola, per controllare se ancora ci fosse della sabbia, ma io non lo faccio mai. invece, nel caso in cui mi dovessi accorgere che, nonostante queste operazioni, le vongole non fossero ancora perfettamente spurgate, le rimetto a bagno in acqua e sale per mezz'ora, scuotendole a più riprese, questa volta.  

A domani
Ale
 





42 commenti:

  1. Sono cintura nera dei mangiatori di Clam Chowder al quarto Dan. Ho passato il viaggio di nozze nel New England e due settimane nel Maine. A Portland fanno il campionato del Clam Chowder. Provate almeno 20 ricette e ora provo anche la tua che non differisce poi tanto dalla mia...
    Le vongole non le spurgo. Le batto una per una nel lavandino. Ma qui io baro, il maritozzo ha un cugino con pescheria

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    1. ho riportato integralmente l'introduzione che avevo scritto nel 2009, quando si gridava allo scandalo per l'uso della panna e del burro con i molluschi. come se esistesse solo la cucina mediterranea e i Francesi non ci avessero vieppiù umiliato, con piatti di assoluta poesia, che coniugavano burro e frutti del mare. Questa è una ricetta che avevo riportato da Boston (correva l'anno 1992), presa da una rivista di un supermecato: è molto basica, ma non mi ha mai tradito.
      Sulle vongole, chapeau: io non ho la mano, non riesco mai ad ottenere un risultato soddisfacente, battendole nel lavandino. Anzi, di solito ottengo il risultato opposto, che si chiudono e stop, non ce n'è più per nessuno. Io niente parenti, solo Cartier.. ma qui ho visto cose interessantissime e a prezzi quasi stracciati. Datemi un fornello- e poi vi saprò dire :-)

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  2. io farei parte sicuramente dei fan della clam chowder ne ho appena fatta una anche con il merluzzo alla canadese, comunque a Singapore hai ai tuoi piedi una miriade di cucine da assaporare, nonostante il caldo seppur umido é la cittá alla pari con NY dove vivrei !!

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    1. ho vissuto a New York e ci tornerei domani. O meglio, ieri, visto che finora a singapore sto benissimo. E non vedo l'ora di potermi dedicare come si deve ad imparare almeno qualcosinadi tutte le cucine che transitano per questa città, perchè se mai c'è un crocevia internazionale del cibo, questo è proprio quella punta della Malesia dove mi ha portato mio marito ("il destino" era più romantico, ma non è proprio andata così :-)
      La chowder di merluzzo non la conosco, ma non fatico ad immaginarla come buona: d'altronde, parliammo di un pesce che con il lattee il burro si abbina benissimo. Se mi dici dove posso recuperare la ricetta, laprovo. Appena avrò i fornelli :-)

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    2. http://viaggiarecomemangiare.blogspot.it/2015/01/newfoundland-cod-chowder.html e goditi Singapore, e i suoi quartieri etnici di cui ho ancora un bellissimo ricordo ... vabé lo dico se non si era capito vorrei tanto essere lí !!!

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  3. Anch'io faccio outing affermando il diritto ad assaporare a piene papille la clam chowder e tutto ciò che ne deriva! La adoro e la faccio spesso, ed esagero pure aggiungendo pancetta/bacon...spero che nessuno mi bandisca dal web per questo ;-)

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    1. l'incipit era del 2009, quando ancora il buono del web - in termini di aperture mentali e conoscenze - non si era affermato come oggi. Ricordo che c'erano state parecchie critiche, ma più per partito preso che per altro - e da qui il fastidio mal trattenuto, di certe frasi ("mai come in questo caso mi dispiaccio di certe chiusure mentali, che sbarrano la strada, per partito preso, alla diversità").
      ci fossimo conosciute prima, avrei trovato in te una paladina con cui sostenere la causa della clam chowder! ma possiamo sempre recuperare :-)

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  4. Ooohhh, bravissima! che tutte le volte che mi viene a mente una tua ricetta devo fare il gioco dell'oca per ritrovarla! Grande idea davvero.
    La clam chowder l'ho mangiata per la prima volta l'estate scorsa in America, scegliendola dal menu proprio perché mi ricordavo della tua ricetta. In realtà non ero nel New England ma a San Francisco, però in carta era battezzata proprio "New England Clam Chowder" e la cameriera ci ha assicurato che era "thick"... effettivamente si raccattava quasi con la forchetta :-)
    E ora che hai rimesso la ricetta non ci son più scuse per non farla...

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    1. la mia non è proprio thicckissima, nel senso che ancora ci vuole il cucchiaio, per mangiarla. Anche se magari potrei inventarmene una che richieda l'uso delle bacchette :-)
      A San francisco si mangia bene- e benissimo quando si tratta di cucina USA. Secondo me, migliore approccio con la clam chowder non avresti potuto averlo (eccezion fatta per la versione locale, gustata al tramonto sul mare, col pescatore stile Kevin Kostner in Le parole che non ti ho detto, solo un po' meno "prezioso" ;-).
      e quindi, hai ragione tu: non hai più scuse :-)

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    2. Ale, comunque se sgusci tre quarti delle vongole, non te ne può rimanere un terzo.
      :-P
      (abbi pazienza per la precisazione, ma purtroppo ho sia una mente matematica che l'occhio del correttore di bozze)

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    3. io rido :-)
      correggo prima che legga il marito.
      e prenoto le vacanze a lourdes, non sia mai che lì riescano a fare qualcosa per la sottoscritta...:-)

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  5. Hai proprio ragione sui preconcetti: ricordo che da ragazza sul finire anni 80 in un viaggio in Provenza provai una zuppa che mi incanto molto simile alla tua ma con le cozze quando tornai a casa e cercai di convincere mia madre a rifarla mi guardo inorridita 'la panna con le cozze ?!??'

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    1. guarda, a volte penso che se non ci fosse stata mia madre- antesignana di tutta la cucina contemporanea, dagli anni Sessanta all'altro ieri- io e mia sorella saremmo cresciute a botte di gnocchi al pesto, pure col basilico della latta sulla finestra- e "tomate" dell'orto. Per mia nonna, era gà una bestemmia in chiesa il sugo di pomodoro, pensa te cosa sarebbe successo se le avessi chiesto di rifare una zuppa del genere... ma meno male che c'è la rete , dai!

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  6. pur prediligendo il pesce alla carne, ho sempre affrontato le vongole con una certa ritrosia proprio x il discorso spurgo....eppure abitando sul mare e cucinandolo spesso, certe paure non dovrei averle...mi accontento già di constatare che tutti i preliminari/accorgimenti che adoperi sono anche i miei...e allora ben venga questa zuppa che non ho ancora mai assaggiato...ma rimedierò! :)

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    1. ora so che verrò annientata dai puristi, ma io le vongole preferisco comprarle già "semitrattate". A maggior ragione se devo cuocerle in una zuppa come questa, dove il sapore di mare è un retrogusto, importante, ma non decisivo. Ma mi ricordo troppo bene la frustrazione "legata ad un granello di sabbia", dopo che magari sei stata tutto il giorno dietro a un sugo o a un sauté , fra spesa e intingoli e ingredienti ultra selezionati... per cui, rinuncio ad un po' di veracità, sul fronte del gusto, ma rischio di meno, su quello della "porca figura"...

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  7. Mangiata per la prima volta nel 2007... ed è credo la ricetta Americana, intesa come originale, che amo di più..... e non esiste viaggio in USA dove non ne ordini una... anche la Clam Chowder della CAlifornia mi è piaciuta moltissima, ma la New England, sarà perchè è stato amore a prima vista....ma non c'è storia è il TOP ...sono troppo felice di quuesta tua decisione di mettere tutto il tuo patrimonio culinario qui.... era ora!!!

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    1. ieri sera ho deciso che sarei partita da una zuppa. Qui fa caldo, ma le zuppe sono una colonna portante della cucina orientale e le mangiano a tutte le ore, rigorosamente bollenti. E una zuppa poteva essere il trait d'union fra i due mondi. Ero indecisa sulla scelta, ma quando ho visto questa, non ho più avuto dubbi. Sai che non conosco quella della California? mi sa che dovrò correre presto ai ripari :-)

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  8. Non l'ho mai mangiata né preparata ....mi è venuta una voglia incredibile di farla.
    Ti saprò dire.

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    1. Grazie, Mariabianca. Se hai qualche dubbio sull'esecuzione, io son qui.

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  9. Finalmente...sai che ci speravo di vedere tutte le tue ricette racchiuse qui, perchè di alcune che ho sentito nominare diverse volte, proprio io non riesco a trovar traccia!!! La clam clowder mi intrigherebbe parecchio ma a causa di una mia allergia non potrò mai assaggiarla ne cucinarla...ma la passo al fotografo a lui le vongole piacciono da matti e non credo che l'abbinamento con la panna lo turberà affatto!!!

    Un abbraccio grande bella signora
    monica

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    1. Purtroppo, senza latticini non è la stessa cosa. E' tutta centrata su questo abbinamento e non so cosa potrebbe venirne fuori, ricorrendo a sostituti come la soia. Di sicuro negli USA qualche esperimento lo avranno fatto, ma quello che ho visto è di una tristezza infinita...Ora provo a cercarti qualcosa che mi convinca un po' di più, dai!

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    2. Ale!!! Fossero solo i laticini, a quelli sono intollerante invece ai bivalvi e gasteropodi sono proprio allergica quindi per me niente conchiglie (di nessun tipo) nè di mare nè di terra!!!!! Sono una carretta vivente!!!!! ahhahahah!!!! Il problema che non posso neppure cucinarli e così il fotogrfo quando vuole cose del genere si rivolge alla mamma :P !!!!!


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    3. ops! latticini con 2 t...non ho riletto!!! :P
      ri-ops! fotografo!!!!!!!!!!

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    4. qui gli errori di battitura sono gli ospiti d'onore, quindi non ti stare a preoccupare. E' la forzata lontanaza dalle conchiglie, che mi disegna linee di preoccupazione sulla fronte, invece... mi spiace da matti...pure i gasteropodi :-(

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    5. ..e già non i faccio mancare nulla!!!
      Almeno tutte queste privazioni mi facessero dimagrire...ed invece trovo sempre le alternative!!! :P

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  10. Oh meno male va! Era quello che volevamo ottenere in realtà: farti ripubblicare tutte le ricette, mica farti davvero gli auguri eh! :D
    Scherzi a parte, io questa la voglio fare, perché mi ha sempre ispirata e quando sono andata negli USA me la son lasciata sfuggire come una sciocca!

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    1. tu su una roba del genere ci tiri fuori un poema. questa è basica, basica, basica, che di più non si può. Ma per te, è un trampolino di lancio.
      Poi però voglio tutte le maternità, quando ti daranno la terza stella :-)

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  11. Ottima idea. Così chi ha avuto solo di recente la fortuna di conoscerti si può gustare con calma le puntate precedenti...e ci sarà tanto da imparare e fa scoprire. :-)
    Come questa zuppa, che anche io mi sono sempre rifiutata di prendere in considerazione, ma - se sei tu a proporla - forse è il caso di darle una possibilità. ;-)
    Un abbraccio,
    Alice

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  12. Lo so che alla Perla del Belin forse non è il caso di dirlo ma lo dico lo stesso BELIIINNN !!
    Sono come tua nonna e tuo padre una purista quando si parla di frutti di mare.... Strabuzzo gli occhi quando si accompagnano al latte e alla panna forse perché una volta in Corsica ho provato una cosa simile e ancora ho gli incubi! Ma siccome è Lady Van Pelt che lo suggerisce allora prometto di pensarci su e di provarli ....

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  13. Rispondo sia ad Alice che a Rosaria, perchè sostanzialmente dico le stesse cose. io son qui che mangio ad occhi chiusi, perchè se li tenessi aperti probabilmente starei digiuna. Oppure farei come le tante expat che vivono qui, che cercano prodotti il più possibili noti e cenano nei ristoranti occidentali (ce ne sono moltissimi e tutti quotati). Mio marito, va per food market e mangia cibo di strada. Qui hanno la fissadella pulizia, tutti i banchetti devono esporre il certificato dell'igiene, lavorano con guanti di lattice e lavano a sguazzo, per cui da questo punto di vista mi sono tranquillizzata. E per il resto, ho deciso di fidarmi.
    Per la prima volta in vita mia, sia chiaro, perchè io son come voi: decido a priori, se un piatto mi va bene o no.
    Ma in questa esperienza, o mi butto a 360 gradi, o sennò sono talmente ignorante che corro il rischio di scartare il meglio e di scegliere il peggio. finora, mi è andata bene. Qualcosa non mi va, molto altro sì. Ma me la sto godendo alla grande.
    Quindi, vai con la panna :-)

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  14. Anche io strizzo gli occhi e storco la bocca ma dappoichè sto scrivendo dal "tuo" computer prometto di pensarci. A ciò si aggiunga, comunque, che io non sono una vongolara, sono più "cozzawoman" ;-) e dunque domando: e se usassi le cozze? Ristrizzo gli occhi, ristorco la bocca, deglutisco. Ok, l'ho chiesto....è un primo passo

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    1. argh...
      credo di sì.
      Ma sulle cozze, son talebanissima, pure io. Già fatico a mangiarle gratinate, figuriamoci così...

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  15. ecco vedi, questa mi era scappata! e la voglia di provarla ti assicuro è alle stelle, mi ha sempre incuriosito ma non avevo mai osato...ora seguendo le tue dritte, sarà più facile! grazie ! a domani!

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    1. usando le mie dritte e le tue mani d'oro...
      aspetto con trepidazione, perché già immagino cosa ne tirerai fuori...

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  16. scusa, a bassa voce provo a chiederti: secondo te come posso sostituire la pancetta per un carnivoro solo di pesce? se casso la pancetta e basta dici che ha senso? grazie e buon compleanno anche da parte mia.
    maria grazia

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    1. quando è stagione, con gli asparagi.
      Avevo fatto un chowder con gli asparagi bianchi e lo pubblico appena arriva la primavera.
      D'inverno, direi sedano o meglio ancora sedano rapa, carote oppure, se si vuol stare sul dolce, cuori di carciofo. Cerc sempre verdure che non prevalgano sul sapore del pesce, ma che lo esaltino con il loro retrogusto. E' per questo che dico sedano rapa, più che carciofi, anche se preferisco i secondi al primo. Ma in questa zuppa, ce li vedo meno..

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  17. Se l'effetto del nostro flash mob è stato questo, ne rifaremo altri 100. Mi sa che non dovevi per nulla sorprenderti. Sei una donna speciale ed è normale che intorno a te attirassi solo una carica di affetto, che in alcuni casi deve esprimersi via etere, ma in altri casi è risate e chiacchierate in carne e ossa :) E io sono sicura, che al di là delle chiusure mentali, questa clam chowder ne attiri davvero tante. Ma sai che non l'ho mai provata? Un amico che ha fatto un anno allo Yale me ne ha raccontato meraviglie, ma io ancora non mi ci sono cimentata. Intanto mi ha incuriosito anche la versione con le verdure (quella con gli asparagi sono già sicura che la a-do-re-rò!) Baciotti!
    Ps. ancora non ho capito quanto fuso orario c'è lì, ma mi ci abituerò :)
    A presto e bentornata, Van Pelt :D

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    1. Siamo sette ore avanti, quando da voi c'è l'ora solare e sei, con l'ora legale.
      Ora da voi sono le 5.42, e qui GIA' MEZZOGIORNOOOOOOOOOOOOOOOOOOO???!!!
      mi sa che dovrò abituarmici anche io, specialmente vivendo col doppio fuso, come sto facendo in questi giorni di lavoro sul pc.
      Grazie per tutte le belle cose che hai scritto e che ovviamente sono sublimate dal mezzo: il quotidiano è fatto di fanchiuli di default, che reprimono sul nascere ogni sentimento poetico. Da questa nuova parte del mondo, guardo le cose con un briciolo in più di distacco e mi chiedo a chi giova, prendersela sempre così tanto. Di certo, non alla salute e alle relazioni sociali. E' presto per decidere di provare a cambiar vita- e per certi versi è pure tardi: ma credo che se non avessi ancora troppe cose da sistemare, da qui ai prossimi sei mesi, inizierei a pensarci seriamente.
      Nel messaggio subito sopra il tuo ci sono un po' di suggerimenti per una versione priva di carne :-)

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  18. Per prima cosa ci tenevo a dirti che con il commento che mi hai lasciato sui canederli mi hai stesa, lasciata senza parole. Devo ancora riprendermi!!! E poi che sono felice che tu abbia deciso di pubblicare tutte le tue vecchie ricette, in modo da trovarle qui riunite!!!! Questa zuppa è da provare assolutamente!!!

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    1. Me lo ricordo, il commento sui canederli, perchè mi ha veramente colpito il tuo modo di cucinare e di raccontarlo. vorrei che tutti avessimo il tuo stesso approccio alla cucina: non so se sarebbe un mondo migliore :-) ma di sicuro mangeremmo meglio, con più consapevolezza e più soddisfazione.
      La zuppa è da provare, anche perchè questa è una ricetta basica, che di più nn si può: e tu puoi tirar fuori tantissime varianti, una migliore dell'altra. Anzi, le aspetto, magari per provarle pure da questa parte del mondo...

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    2. Non c è soddisfazione più grande di essere riuscita a trasmettere qualcosa di me e della mia idea di cucina!!!! Non c è dubbio, qualche altra tua ricetta passerà sicuramente sotto alle mie grinfie!!! Ho una cena sabato e pensavo di fare la lonza al caramello salato...però vorrei tagliarla in anticipo e portarla in tavola in una pirofila con la salsa, cosa dici diventa stopposa?

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