lunedì 15 marzo 2010

Mississippi Mud/ In the Mood/ Cake ( Canzone per una Micra)




mississipi mud cake

Soluzione del problema

La variabile impazzita è la Micra. Nel senso che ce la siamo tenuta, ma prima l'abbiamo venduta a mio suocero e poi è tornata a casa. Ora, non cominciate a chiedermi il perchè e il percome, visto che di tutto questo balletto delle macchine sono stata solo una spettatrice, per giunta distratta. E' andata bene così, e tanto basta.
E' ovvio che non pretendo comprensione: vedere la Micra e associarla ad un automobile equivale ad un ripasso istantaneo di tutto S. Agostino, dall'atto di fede in poi. Però, sbarazzarmene a cuor leggero per me non è facile, proprio per niente. Intanto, se c'è un bene di cui non me ne può importar di meno questo è proprio l'automobile. Ricordo che una volta, ad un tizio che mi aveva chiesto che cosa rappresentasse, per me, la macchina, avevo risposto su due piedi "quattro ruote e un tetto". Avrò scombinato i suoi sondaggi, di sicuro, ma tuttora non saprei trovare un altro significato se non quello. Niente di più e niente di meno che un mezzo, giustificato, come è ovvio, dal fine. Siccome, nel mio caso, il fine è quello di scorrazzarmi a destra e a manca nel traffico cittadino, a me ci vuole una macchina piccola, che consumi poco, meglio se borlata ovunque e sufficientemente docile da farsi addomesticare: vale a dire, che sappia restringersi automaticamente, di fronte al cancello dell'ufficio e che si allarghi a dismisura quando esco dal supermercato.
Nello stesso tempo, se c'è un bene di cui mi importa oltre ogni umana comprensione, questa è proprio la Micra. Il che, per una che tendenzialmente butterebbe via tutto, è una inspiegabile eccezione. Il fatto è che io, a questa macchina, sono affezionata, e lo sono pure in un modo profondo e viscerale: è stata la compagna delle mie salite, quando la leva del cambio non si spostava mai dalla prima e, in qualsiasi parte mi abbiano condotto i capricci della vita, ci sono andata con lei. Ed ora che il cambio funziona come tutti gli altri - dalla prima alla quinta, con un po' di retromarce- a metterla in un angolo non ci penso nemmeno. Se ne torna a stare in questa via di macchine scic, con i suoi borli e i calci nel paraurti e io che ogni tanto la veglio dal poggiolo. Non sia mai che il camion della rumenta se la porti via...


MISSISSIPPI MUD CAKE
"TORTA DI FANGO DEL MISSISSIPPI"

mississipi mud cake

A dispetto del nome (mud significa fango), questa è una delle torte più goduriose che ci siano: per mia figlia, è l'anticamera del Paradiso e non deve aver sbagliato di molto il giudizio, visto che il mio capo, l'altro giorno, ci si è quasi strozzato, da tanto si ingozzava. Sempre per la solita storia delle medaglie e dei loro rovesci, è una bomba calorica, senza troppi mezzi termini: però, chi scrive è una ferrea sostenitrice del principio per cui, se peccere si deve, tanto vale farlo fino in fondo... E comunque, visto che la ricetta proviene dal forziere della suocera, questa volta prendetevela con lei...

per la base
60 g di cioccolato
60 g di burro
225 g di digestive (o similari)

Tritare finemente i biscotti e amalgamarli al burro e al cioccolato, fusi a bagnomaria. Ricoprire con questo composto il fondo di uno stampo a cerniera ben imburrato e mettere in frigo per almeno mezz'ora

Per la farcitura
180 g di cioccolato fondente (70%)
180 g di burro morbido
4 uova
180 g di zucchero di canna
180 ml di panna fresca

Montare il burro con lo zucchero, aggiungere le uova ad una ad una, poi la panna e, in ultimo, il cioccolato fuso a bagnomaria (o nel micro, è lo stesso)
Versare questo composto nello stampo, sopra la base di biscotti indurita, ed infornare a 180 gradi per 40-45 minuti.

Sul fatto di servirla con un ciuffetto di panna montata al fianco, glisso... Però, fidatevi, è una roba sublime...
Buon Appetito
Alessandra


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