... ho imparato che i tappi non si appoggiano sui contenitori, ma vanno avvitati, e pure belli stretti
e che lavare la moka è un sacrilegio, secondo solo a svuotare la borsa del calcetto e lavare il contenuto con l'ammorbidente profumato.
Ho imparato che non c'è piacere più grande del costruirsi una cucina dal niente, macinando km per mercatini, misurando gli orli delle tende e passando ore a studiare piastrelle...
che non c'è gioia più ineffabile del condividere il segreto della domenica perfetta, quella che si tinge di rosso e di blu
che le sfumature della tenerezza hanno le sembianze di un micino nero....
e che gli accenti della dolcezza sono nascosti nelle note di un Trio.
Ho imparato che i ruoli migliori son quelli che si conquistano sul campo in barba a nature cieche e a sorti avverse
e che qualsiasi cosa può rinascere dai cocci, se si usano amore e pazienza e fiducia come collante
Ho imparato che il verbo più bello da coniugare è che insieme, lo si può fare.
E che non c'è montagna così alta da non poter essere scavalcata, nè mare così insidioso da non poter essere domato
Ho imparato a svegliarmi felice,
Ho imparato a star bene dovunque
A non avere rimpianti, nel chiudere le vecchie porte
A non avere paura nell'aprirne di nuove
A guardare avanti con curiosità
A guardare indietro con dolcezza
A perdonare
A perdonarmi
E a resistere al vuoto, se le braccia che mi sorreggono sono le tue.
Buon Anniversario, amore mio
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