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giovedì 30 giugno 2022

GRAVLADAX

 


Il Gravladax è una di quelle robe che ha impiegato anni, per entrare in casa nostra e ora non esce più. 

Avevo una gran paura, a prepararlo da sola, perché, pur amando il pesce crudo, finisco sempre per non mangiarlo, in preda ad ansie di ogni genere, tutte legate alla freschezza e alla conservazione del pesce. Leggo, mi informo, mi faccio tranquillizzare- e poi accendo il forno, ecco. 

L'unica eccezione è questo piatto: uso sempre mille cautele, ma ormai non riesco più a farne a meno, da tanto ci ha conquistati tutti quanti. La mia ricetta è, ovviamente, senza dosi: l'unica cosa su cui insisto, fino alla nausea, è la congelazione del pesce, prima di procedere, quando non si ha la possibilità di acquistarlo già abbattuto. Ma ormai le varianti sono così tante che anch'esse hanno varcato la porta della mia cucina e, complice il solito Cook My Books, quando il libro della settimana mi ha strizzato l'occhio, con questa ricetta, non ho saputo resistere. 

GRAVLADAX 

da Bronte Aurell, Midsommar 

500 g di filetto di salmone, freschissimo e di ottima qualità

30 g di sale 

40 g di zucchero bianco 

una bella cucchiaiata di pepe bianco, schiacciato grossolanamente (col batticarne)

1 cucchiaio di gin, vodka o aquavit (liquore svedese simile alla nostra grappa)- facoltativo

1 bel mazzetto di aneto fresco

per la salsa alla senape 

2 cucchiai di Senape svedese (o senape all'antica- io ho usato una senape normale)

4 cucchiai di aneto fresco, tritato

1 cucchiaio di aceto di vino bianco 

1 cucchiaino di zucchero 

100 ml di olio d'oliva (extravergine)


DUE GIORNI PRIMA 

Congelate il salmone a una temperatura inferiore a -18°C per 48 ore. Fatelo poi scongelare in frigo. 

(Faccio tutta questa operazione utilizzando le buste per il sottovuoto, ma vanno bene anche i sacchetti che si chiudono ermeticamente: si trovano all'ikea o in qualsiasi supermercato)

PREPARATE IL GRAVLADAX 

Precisazione importante: di solito, il Gravladax si prepara con 2 filetti di salmone, ricavati dallo stesso trancio. Lo si taglia in due per il lungo e durante la marinatura, questi vengono sovrapposti, a mo' di sandwich. Di solito, visto che siamo in due e non mi va di farlo soggiornare troppo tempo nel mio frigo, io uso un filetto solo: il procedimento che descrivo, nella ricetta, è dunque il mio. In parentesi, invece, quello dell'autrice, con il trancio diviso in due 


Una volta scongelato, eliminate le eventuali lische con una pinzetta. Mescolate il sale, lo zucchero e il pepe bianco. Se usate l'alcool, stemperatelo in poca acqua e spruzzate il filetto con questa. Massaggiatelo poi con il mix di sale-zucchero- pepe, in modo che penetri bene nella carne. Coprite con l'aneto, tutta la superficie, poi avvolgete il filetto in pellicola trasparente e mettetelo in una busta di plastica a chiusura ermetica 

(Se usate il trancio, dividetelo a metà per il lungo, con un coltello affilato e a lama liscia, dopo averlo fatto scongelare in frigo. Togliete le lische con una pinzetta, bagnate i due filetti con il liquore, massaggiateli con il rub, poi copritene uno con l'aneto. Sovrapponetevi l'altro, come se fosse un panino, avvolgeteli strettamente in pellicola trasparente da cucina e poi metteteli in una grande busta sigillata, in frigorifero e procedete come segue)

Fate riposare in frigo da 48 a 72 ore, eliminando l'acqua per 2- 3 volte (di solito, ogni 12 ore): quando vedrete che non ce ne sarà più, il Gravlax è pronto. 

Indicativamente, se lo preferite più morbido, nella consistenza e anche nel sapore, bastano 48 ore. Se lo volete più asciutto e con un gusto più deciso, ce ne vogliono 72. 

Per la salsa, mettete tutti gli ingredienti, tranne l'olio, in una tazza piuttosto capiente (quelle da colazione che si usavano una volta sono perfette), poi iniziate a montare, versando l'olio a goccia e poi a filo, come se faceste una maionese. Quando la salsa è gonfia e spumosa, è pronta. 

Eliminate l'aneto dal salmone e tutti i residui di marinatura (tamponate con carta da cucina). Potete aggiungere dell'aneto fresco, se preferite. 

Il Gravlax si serve intero, ma lo si taglia poi in diagonale, a fette sottili: quando il coltello arriva a toccare la buccia, lo si solleva leggermente. Vedrete che la polpa del pesce si staccherà da sola. 

Altri complementi sono fettine di cetriolo (con la buccia), cipolla rossa, panna acida, pickles e, naturalmente il pane, di segale o bianco, meglio se spalmato da un velo di burro. 

Anche se l'autrice non lo dice, il Gravladax si conserva in frigorifero, ben protetto da pellicola trasparente, fino a 5 giorni. Se accompagnato con patate al forno o bollite e panna acida, può essere servito anche a cena. 

Buon appetito! 




domenica 7 febbraio 2010

Smoked Salmon cheese cake

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Ricetta veloce, recuperata dagli archivi della nius letter, con foto e stile da nius- e solo per il semplice motivo che questa settimana non ho cucinato per niente. E quando dico per niente, prendetelo alla lettera, perché se ho acceso il fornello è stato solo per mettere su il tè. Tutto perché il marito è via da domenica scorsa e io e la creatura ci siamo fatte "una settimana da donne", provando tutti i sushi restaurant di Genova, pranzando a cavolini con panna e cioccolate calde e stringendo una calda e profonda amicizia con la ragazza delle pizze a domicilio, a cui va l'immenso pregio di aver provveduto al rifornimento quotidiano di pizza&coca senza chiedere nulla. Ci siamo viste tutte le puntate di C.S.I., un po' di repliche del dottor House, ci siamo vestite in total bleek o in total braun e abbiamo convenuto che Anthony Bourdain è lo chef più figo del mondo. Abbiamo letto caterve di libri, siamo andate dal parrucchiere e dall'estetista e- udite udite- ho pure recuperato l'arretrato, sia dell'ufficio che della stireria, senza contare la micra (ancora) bella pulita. Ho una casa profumata, perfettamente in ordine, i cassetti tutti a posto e il piano della scrivania libero. In più, sono ancora in pigiama, con le ciabatte ai piedi e il cappuccino della nestlè in una mano, mentre con l'altra scrivo, senza che nessuno porti rogna ribadendo che non si fa così.
E questo, fino a stasera, alle 19.59. Perchè alle 20.00 atterra l'aereo e, in contemporanea, si accenderanno i fornelli, si riempiranno le lavatrici, si cercherà affannate un cm di spazio nello studio, mentre la creatura inizierà a rugnare e io a urlare come un'isterica. Però, da domani, avrete di nuovo ricette "serie" e foto infinitamente più belle di queste qui.
A conferma dell'antica saggezza popolare, che vuole che non tutti i mali etc etc...

sabato 30 gennaio 2010

Rillette di Salmone al Laphroaig




rillette di salmone al laphroig

Ricetta canonica: tre ore di tempo: salmone fresco (cotto al forno con vino bianco e spezie) creme fraiche, uno o due cucchiai di panna, aneto, limone
Ricetta mia: 10 minuti di tempo: creme fraiche, uno o due cucchiai di panna, aneto, limone e salmone sotto'olio.
Siccome tengo coscienza, ho aggiunto del salmone affumicato scozzese, tanto per ravvivare il gusto dell'omologo di serie B, senza accorgermi che, invece del vasetto "normale", ho preso quello del salmone sott'olio affumicato.
E mentre stavo lì, accasciata sulla sedia, stesa dallo sconforto e dalle zaffate, mi è venuta in soccorso la solita, vecchia, fedele bottiglia del nostro caro Mr. Laprhoaig
Affumicato + affumicato + affumicato, con una spruzzata di scorza di limone al momento, servito su pan brioche leggermente tostato. Una figata mai vista- anzi, mai sentita...

Sta' a vedere che ho inventato il sesto gusto...;-)

Rillette di Salmone al Laphroaig

rillette salmone laphroig

. 1 confezione di filetti di salmone sotto'olio affumicato
. 100 g di salmone affumicato
. 250 g di creme fraiche
. panna per ammorbidire
. la scorza grattugiata di mezzo limone
. mezzo bicchierino di Laphroaig
. sale
. aneto e pepe rosa per decorare

Passare al mixer prima i filetti di salmone, aggiungetevi il salmone affumicato e tritate di nuovo, fino a ridurre il tutto in poltiglia. Aggiungete la creme fraiche, qualche cucchiaino di panna per ammorbidire, la scorza di limone e, in ultimo, il Laphroig. Aggiustate di sale e fate riposare 24 (dicasi ventiquattro) ore in frigo. Spalmate la rillette su crostini tostati, decorate con aneto e pepe rosa e servite.
Buon Appetito

Alessandra