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mercoledì 1 febbraio 2017

TORTA ALLIGATOR



Inutile che vi sforziate di cercarlo, perche' l'Alligator che da' il nome a questa torta era nel T9 del mio telefono, da qualche tempo girato sull'inglese, perche' mi aiuta -eccome- nell'ortografia. 
Fino a quando non passo all'italiano: mi aiuta anche li, sia chiaro, ma a fare figure di mierda. 
E cosi, quella che ieri su Fb e' stata presentata come la madre di tutti gli attentati alle diete, vale a dire la torta che vedete nella foto, e' stata descritta come "un quattro quarti al cacao ALLIGATOR con una tazzina di caffe'". 
Il resto e' tutto sulla mia bacheca e sia lode a Roberta e ad Elisa, grazie alle quali e' nata questa cerimonia di battesimo che si conclude nel blog, all'ufficio anagrafe. 
Ma bando alle ciance- ed ecco la ricetta

QUATTRO QUARTI AL CACAO
con caffe' e arancia


questa torta si presta benissimo ad essere farcita con una glassa a specchio, come quella che vedete in foto, o con una glassa montata al cioccolato: in questo caso, e' meglio farla a due strati, aumentando le dosi di un terzo. 
di seguito, metto tutto


per uno stampo da 20 cm (torta ad un solo strato)
175 di burro morbido
175 g di zucchero semolato
3 uova
1 tazzina di caffe'
la scorza e il succo di una arancia non trattata
175 g di farina
70 g di cacao amaro
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci

per due stampi da 20 cm (torta a due strati)
225 di burro morbido
225 g di zucchero semolato
4 uova
1 tazzina di caffe', colma
la scorza e il succo di una arancia non trattata
225 g di farina
80 g di cacao amaro
2 cucchiaini  di lievito per dolci

Forno: 180 gradi, modalita' statica

Procedimento 
per la torta ad un solo strato

1. in un'ampia terrina, montate bene con le fruste elettriche burro e zucchero, fino a quando i granelli dello zucchero non si sentiranno piu' sotto le fruste (piu' o meno)
2. incorporate le uova, uno alla volta, sempre montando
3. aggiungete il caffe' e il succo e la scorza dell'arancia, montando a bassa velocita'
4. setacciate farina, cacao e lievito e uniteli al composto
5. amalgamate bene il tutto
6. versate il composto nello stampo, precedentemente imburrato e infarinato, battetelo leggermente sul piano di lavoro per livellarne la superficie ed eliminare eventuali bolle d'aria e infornare, dai 20 ai 30 minuti (dipende dai forni): l'importante 'e non cuocere troppo la torta. Alla prova-stecchino, lo stuzzicadenti dovra' risultare senza residui di impasto, ma umido.
7. Sfornare, lasciare intiepidire per una decina di minuti, poi sformare su una gratella e lasciar raffreddare completamente. 

per la torta a due strati
Seguire il procedimento precedente, dal punto 1 al punto 5
6. Suddividete il composto in due stampi, precedentemente imburrati e infarinati e procedete come descritto nella ricetta precedente. Di solito, nei normali forni domestici, due stampi del diametro di 20 cm ciascuno riescono a stare sullo stesso livello: quindi potete farli cuocere contemporaneamente, con la stessa distribuzione di calore. Se non fosse cosi, e' meglio fare due cotture separate: intanto sono brevi e il lievito e' poco. 

per le glasse

Glassa a specchio di Elisa Baker
(l'ho usata per la torta ad un piano ed e' quella che vedete in foto)

Si dovrebbe fare al microonde, ma io ho sciolto tutto a bagnomaria

90 g di cioccolato fondente di ottima qualita'
30 g di burro
2 cucchiai di glucosio

Fate sciogliere tutto per bene a bagnomaria, poi mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti fra di loro. 

2 cucchiai di acqua calda

Aggiungete due cucchiai di acqua calda, incorporandoli alla glassa sempre mescolando. 

Mettete un foglio di carta da forno sul piano di lavoro e disponetevi sopra la griglia con la torta. 
Fate colare la glassa, lentamente, solo al centro della torta: vedrete che, poco alla volta, si allarghera' a coprirla tutta, in una distesa liscia, senza bisogno di spatolature. Solo alla fine, rifinite i bordi con una spatola. Potete raccogliere la glassa che e' colata sulla carta forno e farla di nuovo colare sulla torta- oppure metterla da parte per altre preparazioni, oppure mangiarvela col dito. Fate voi. 

Ganache alla panna acida (Nigella Lawson)

175 g di cioccolato fondente
75 g di burro

Fateli sciogliere a bagnomaria. Mescolate bene. 
Poi aggiungete, in questo ordine

1 cucchiaio di corn syrup ( il miele è perfetto come sostituto- o il golden syrup, se lo avete)
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
125 g di panna acida

Mescolate bene, sempre sul fuoco, a calore molto moderato. Gli ingredienti devono sciogliersi in una massa omogena. 
In ultimo, incorporate

300 g di zucchero a velo 

Togliete la glassa dal fuoco e montatela con le fruste elettriche fino a completo raffreddamento. Dovrete ottenere un composto molto spumoso. 

Spalmatene 1/3 sulla superficie di una torta, sovrapponete la seconda e coprite tutto quanto con il resto della glassa, spatolandola bene anche sui lati. 

Tenete in frigo fino a mezz'ora prima di servire. 


lunedì 15 febbraio 2010

cornetti al caffè con dedica

di Alessandra
English Version Below

Questa ricetta partecipa al contest sulle ricette al caffè, a sostegno di Chef sans Frontières. Sul blog di Elga trovate il bando di concorso e tutte le informazioni per parteciparvi e per sostenere questa iniziativa. Da parte nostra, invece, solo un sincero grazie agli organizzatori di questa iniziativa che, oltre al sostegno per progetti tanto necessari quanto importanti, ha il grande merito di saper trasformare le nostre ricette in un piccolo ma concreto aiuto a chi soffre.

cornetti al caffè


Domenica, 14 febbraio

Juventus 3- Genoa 2

... e il modo ancor m'offende...



P.S. A dire il vero, la prima citazione dotta che mi era venuta in mente, era tratta du un libretto delizioso, che penso non sia più in circolazione, di un tale Vittorio Metz, intitolato "Il Romanzo dei Romanzi". I protagonisti erano tutti i personaggi celebri della storia della letteratura, sbalzati all'improvviso nel mondo moderno. L'azione ruotava intorno a Werther, i cui "dolori", però, erano prosaicamente diventati una lombosciatalgia, e le comparse erano via via tutti i vari personaggi.le cui caratteristiche letterarie, sbalzate nel mondo moderno, davano origine ad una serie di fraintendimenti e di equivoci a dir poco esilaranti. Siccome son passati secoli dall'ultima volta che l'ho letto, ne ricordo solo due, legati alle scene dove avevo riso di più: uno era l'Innominato, che ogni volta che qualcuno taceva, interveniva dicendo "mi avete chiamato?"; l'altro era tal Petronio Arbitro, che capitato casualmente allo stadio durante una partita di calcio, finiva per attaccar briga con i vicini perché, a suo dire, gli davano del cornuto...

Io, invece, a conferma della fama di donna imperturbabile, diplomatica e straordinariamente dotata di calma olimpica e di obiettività, cito la Pia e, altrettanto pietosamente, offro all'arbitro e ai guardalinee della partita di ieri questi dolcetti al caffè, da sempre simbolo del buon risveglio, della buona dieta, della buona colazione. E pazienza se, altrove, li chiamiamo brioches...


CORNETTI AL CAFFE'

(per tutti i gusti)

cornetti al caffè

Il punto di forza di questa ricetta è che la pasta base è neutra e quindi i cornetti possono essere sia dolci che salati, a seconda del ripieno ( o anche del non ripieno) con cui si farciscono. Nella versione dolce, questo è indispensabile: io trovo perfetto il cioccolato, meglio se la nutella, oppure, se avete intorno dei palati raffinati, un cucchiaino di marmellata di limone. Per il salato, invece, o direttamente nel cestino del pane, oppure con del patè di selvaggina o di foie gras, come farcitura. Il top è l'accompagnamento con un "cappuccino" di petto d'anatra o di foie gras- che vi posto appena trovo la ricetta.
Comunque, le dosi sono queste

500 g di farina (250 manitoba, 250 00)
250 g di latte
50 g di burro
30 g di zucchero
un pizzico di sale
25 g di lievito di birra
un misurino di caffè

Far sciogliere il lievito in 100 ml di latte tiepido ed un cucchiaio di zucchero. Coprire e lasciar riposare per una quindicina di minuti. Versare tutta la farina nell'impastatrice, aggiungervi il lievito e altri 100 ml di latte. Iniziate ad impastare, verificando al momento se sia il caso di aggiungere altro latte o no: se sì, aggiungetelo poco per volta. L'impasto deve rimanere liscio e morbidissimo. Unite poi il burro tagliato a pezzetti e il sale e continuate ad impastare, fino a quando il tutto sarà bene amalgamato. Infine, aggiungete il caffè e impastate di nuovo, fino a che l'impasto prenderà un colore marrone.
Fate lievitare in luogo caldo fino al raddoppio, poi abbattete l'impasto e stendetelo sulla spianatoia in un rettangolo. Vi dico subito che io, di rettangoli, ne ho fatti due, perché è importante che la sfoglia sia piuttosto sottile, visto che dovrà lievitare ulteriormente.
Con una rotella, tagliare dei triangoli lunghi e stretti. Non fatevi tentare da forme più eleganti, perché sennò non si arrotolano bene: mantenete la base stretta e allungate il più possibile i lati.
A questo punto, farcite il cornetto, mettendo mezzo cucchiaino di ripieno al centro della parte inferiore del triangolo

cornetti al caffè

Una volta formati i cornetti, metteteli su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciateli lievitare per 20 minuti circa. Non ho spennellato con l'uovo,perché in questa ricetta li preferisco più "ruvidi"
In forno a 180 gradi per 25 minuti .
Reggono bene la surgelazione e riprendono profumo e morbidezza se passati in forno caldo ma spento per 5-10 min
Buon Appetito
alessandra